Nel corso della Plenaria, tenutasi a Strasburgo tra il 15 e il 18 dicembre, sono state adottato o discusse una serie di risoluzioni e decisioni di forte impatto politico, economico e simbolico:
Il Parlamento europeo ha conferito il Premio Sacharov 2025 per la libertà di pensiero ad Andrzej Poczobut e Mzia Amaglobeli – i due giornalisti tutt’ora in prigione rispettivamente in Bielorussia e in Georgia –, riconoscendo il loro impegno a favore della libertà di stampa, dei diritti umani e della democrazia in contesti segnati da repressione e limitazioni delle libertà fondamentali.
Gli eurodeputati hanno approvato la procedura accelerata per il prestito UE – che dovrebbe attestarsi sui 90 miliardi di euro – destinato alle riparazioni e alla ricostruzione dell’Ucraina, ribadendo il sostegno politico, economico e strategico dell’Unione a Kyiv nel lungo periodo.
Il PE ha adottato la riforma delle norme sulla rendicontazione di sostenibilità e sul dovere di diligenza – il cosiddetto “due diligence” – delle imprese, con l’obiettivo di rafforzare la responsabilità sociale e ambientale delle aziende, garantendo al contempo maggiore
proporzionalità nell’applicazione delle regole.
Il Parlamento ha approvato un sostegno di 8,5 milioni di euro – all’interno dell’European Globalisation Adjustment Fund (EGF) – per i lavoratori licenziati in Svezia, confermando il ruolo del Fondo come strumento di solidarietà europea nelle transizioni industriali.
Gli eurodeputati, con 519 voti a favore, hanno sostenuto l’aumento dei fondi UE per gli investimenti nella difesa, puntando a rafforzare l’industria europea del settore, l’autonomia strategica e la cooperazione tra Stati membri.
Il PE ha dato il via libera a regole più semplici e a un maggiore sostegno per gli agricoltori nell’ambito della PAC, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e migliorare la resilienza del settore agricolo europeo.
Il Parlamento ha sostenuto l’introduzione di misure di salvaguardia per proteggere l’agricoltura europea dagli effetti dell’accordo commerciale UE-Mercosur, rispondendo alle preoccupazioni degli operatori del settore.
È stato approvato il rinvio e la modifica di alcuni obblighi previsti dalla normativa UE contro la deforestazione, al fine di garantire un’attuazione più graduale e sostenibile per imprese e autorità competenti.
Il Parlamento ha chiesto l’istituzione di uno “Schengen militare”, volto a facilitare la mobilità delle forze armate europee e a rafforzare la capacità di risposta dell’UE alle minacce alla sicurezza, in particolare quella russa.
Gli eurodeputati hanno sollecitato lo stop alle importazioni di gas russo nell’Unione, rafforzando l’impegno verso l’indipendenza energetica e la sicurezza degli approvvigionamenti.
Il PE ha espresso il proprio sostegno all’iniziativa “La mia voce, la mia scelta”, riaffermando l’importanza di garantire un accesso sicuro, legale e universale all’aborto.
Sono state presentate proposte per proteggere i lavoratori dalla gestione algoritmica, chiedendo maggiore trasparenza, tutela dei diritti e controllo umano sull’uso dell’intelligenza artificiale nel lavoro.
Gli eurodeputati hanno condannato le violazioni dei diritti umani in Azerbaigian, Nigeria e Guinea-Bissau, invitando l’UE ad adottare azioni diplomatiche più incisive.
Il PE ha denunciato i continui attacchi ibridi della Bielorussia contro la Lituania, sollecitando una risposta europea coordinata per tutelare la sicurezza e la stabilità regionale.
Nel complesso, la plenaria di dicembre ha confermato il ruolo centrale del Parlamento europeo nel definire l’agenda dell’Unione su sicurezza, diritti e solidarietà, tracciando le linee guida politiche per il 2026, che vedrà la prima sessione Plenaria dell’anno svolgersi a Strasburgo tra il 19 e il 22 gennaio.













