Tecniche sofisticate per lo spaccio di cocaina, cambiamenti nel mercato degli stimolanti, diffusa produzione domestica di cannabis e continua comparsa di droghe «legali» ideate per sostituire le sostanze controllate, queste le tendenze del consumo di droghe in Europa evidenziate dal Rapporto 2010 dell’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA).
Innanzitutto resta allarmante il problema cocaina, con circa 14 milioni di adulti europei (15-64 anni) che l’hanno provata nella loro vita e circa 4 milioni che l’hanno consumata nell’ultimo anno. Un consumo concentrato soprattutto in alcuni Paesi occidentali dell’UE (Danimarca, Irlanda, Spagna, Italia e Regno Unito) e con incidenze sui giovani adulti (15-34 anni) che vanno dal 2,9% dell’Italia al 6,2% del Regno Unito.
«Troppi europei considerano ancora il consumo di cocaina come un accessorio relativamente innocuo di uno stile di vita di successo» ha affermato il direttore dell’Osservatorio europeo, Wolfgang Gà ¶tz, sottolineando invece che con l’aumento del consumo di cocaina aumenta anche il suo impatto sulla salute pubblica. «Dobbiamo comunicare non solo che il consumo di questa sostanza puಠaumentare pesantemente e con rapidità , ma anche che puಠcausare decessi, persino quando l’assunzione è occasionale e le dosi sono basse» ha aggiunto Gà ¶tz, anche perchà© la cocaina venduta in Europa è spesso mescolata con «sostanze da taglio» (adulteranti) per aumentarne il valore di mercato.
Anche il consumo di amfetamine (amfetamina o metamfetamina), che rimane nel complesso inferiore rispetto a quello di cocaina in Europa, è comunque elevato e in numerosi Paesi, soprattutto nordeuropei, è molto diffuso: circa 12 milioni di europei (15-64 anni) hanno provato le amfetamine nel corso della vita, di questi circa 2 milioni l’hanno fatto nell’ultimo anno.
I livelli del consumo di cannabis sembrano invece in crescita in alcuni Paesi dell’Europa orientale e, in qualche caso, raggiungono o superano i livelli di prevalenza riportati in alcune parti dell’Europa occidentale. Negli Stati membri orientali dell’UE i livelli più elevati di consumo di cannabis nell’ultimo anno tra i giovani adulti (15-34 anni) sono stati registrati nella Repubblica Ceca (28,2%), in Slovacchia (14,7%) e in Estonia (13,6%); in quelli occidentali, invece, la prevalenza più elevata è stata segnalata in Italia (20,3%), Spagna (18,8%) e Francia (16,7%).
Altro problema rilevato dall’EMCDDA riguarda un numero elevato di nuove sostanze segnalato tramite il sistema di allarme rapido dell’UE. Nel 2009, infatti, sono state notificate ufficialmente per la prima volta 24 nuove sostanze psicoattive: cifra che non solo rappresenta il maggior numero di sostanze mai riferito in un unico anno, ma equivale a quasi il doppio del numero notificato nel 2008 (13). Tutti i nuovi composti riportati erano derivati sintetici, incluse tre sostanze con proprietà medicinali. Inoltre, nella più recente rassegna condotta dall’Osservatorio europeo sulle vendite di droghe on line in Europa sono stati individuati 170 negozi on line che vendono droghe «legali» e funghi allucinogeni.