Lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo

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Presentate dalla Commissione europea nuove proposte legislative per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

I riciclaggi di denaro sporco (Anti-Money Laundering, AML) e il finanziamento del terrorismo (Combating the Financing of Terrorism, CFT) sono un problema annoso e complesso e ostacolarli è fondamentale per garantire la stabilità finanziaria e la sicurezza in Europa. Per questo motivo le norme dell’UE devono essere attuate in modo efficiente e coerente, con un’efficace vigilanza, al fine di combattere la criminalità e proteggere il nostro sistema finanziario.

Si deve leggere in questo senso, quindi, la proposta della Commissione (che dovrà, si spera a breve, passare l’iter legislativo del Parlamento e del Consiglio) di riforma delle norme di AML e CFT. Infatti, lo scopo del piano, che fa parte della strategia dell’UE per l’Unione della sicurezza per il periodo 2020-2025, è duplice: migliorare l’individuazione delle attività sospette e colmare le lacune sfruttate dai criminali per riciclare proventi illeciti o finanziare attività terroristiche attraverso il sistema finanziario.

Per raggiungere i sopracitati obiettivi, il pacchetto è costituito da quattro proposte legislative:

  • Un regolamento che istituisce una nuova autorità dell’UE in materia di AML e CFT, l’AMLA, che dovrebbe entrare in azione a partire dal 2024. L’AMLA, anche attraverso la cooperazione con il Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI, garante a livello mondiale della lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo), trasformerà la vigilanza AML e CFT nell’UE e rafforzerà la cooperazione tra le Unità di informazione finanziaria (UIF), ricoprendo il ruolo di coordinamento delle autorità nazionali e di garante della corretta applicazione delle norme dell’UE;
  • Un regolamento in materia di AML e CFT contenente norme direttamente applicabili, anche in relazione all’adeguata verifica della clientela e alla titolarità effettiva, attraverso la creazione di un codice unico europeo che velocizzi il sistema di verifica;
  • Una sesta direttiva in materia di AML e CFT (AMLD6), che sostituisce l’attuale direttiva 2015/849 (quarta direttiva antiriciclaggio, a sua volta modificata dalla quinta del 2018), contenente disposizioni da recepire nel diritto nazionale privato, come le norme sugli organismi di vigilanza nazionali e le Unità di informazione finanziaria negli Stati membri e la garanzia di maggiore trasparenza;
  • Una revisione del regolamento del 2015 sui trasferimenti di fondi ai fini del tracciamento dei trasferimenti di cripto-attività (regolamento (UE) 2015/847), mediante la proposta di introdurre un massimale di 10000 euro per i pagamenti in contanti di importo elevato in tutta l’UE.

Per maggiori informazioni: il comunicato della Commissione europea e il resoconto del Consiglio europeo

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