Si è tenuto a Bruxelles il 25 e 26 novembre la riunione del Consiglio “Istruzione, gioventù, cultura e sport”. All’ordine del giorno molti i temi di attualità come l’istruzione digitale, l’inclusione sociale dei giovani, il futuro programma di lavoro dell’Unione Europea in materia di politiche per la gioventù, il contributo dello sport all’economia europea nonché il pluralismo e la libertà dei media.
Di particolare interesse è stata, per la prima volta a livello di Consiglio, la discussione sul futuro delle nuove fonti digitali di formazione, già oggi largamente accessibili e sul modo in cui si possano sfruttare al meglio le loro potenzialità a livello nazionale ed europeo. Il Consiglio, presieduto dal Ministro lituano dell’Istruzione, ha in particolare preso ad esempio alcune Università di livello mondiale, come Harvard o l’Istituto di tecnologia del Massachussetts, le quali hanno investito nell’apertura dei loro studi, attraverso le spazio virtuale, a tutti gli studenti che lo desiderano, da qualsiasi parte del mondo essi provengano. Oppure prendendo ad esempio il caso della Corea del Sud, dove l’istruzione, a partire dalla scuola primaria, è già completamente digitalizzata e attrezzata con le più moderne tecnologie. In queste nuove prospettive di competitività digitale, i Ministri hanno sottolineato l’importanza di definire il futuro dell’istruzione europea, della sua internazionalizzazione e di come garantirne la competitività. Hanno quindi convenuto della necessità di un maggiore coordinamento delle iniziative universitarie e di coerenti e forti partenariati strategici fra Università europee, facendo leva anche sul nuovo programma 2014-2020 “Erasmus+”.
In proposito, la Commissione europea ha presentato il 26 settembre scorso una nuova iniziativa, volta a garantire ai cittadini europei migliori competenze digitali per il futuro, chiamata “Opening up Education ”. L’obiettivo è aumentare le risorse disponibili per gli studenti, gli istituti di istruzione e gli insegnanti e migliorare le infrastrutture e la connessione a Internet nelle scuole.
Infine, va segnalata la presentazione da parte della Commissione europea nel luglio scorso della comunicazione “L’istruzione superiore europea nel mondo”.