Le popolazioni al centro del Patto per il Mediterraneo

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Dubravka Šuica, Commissario UE per il Mediterraneo, ha presentato il 23 di ottobre la proposta per il futuro Patto per il Mediterraneo. L’obiettivo è una maggiore cooperazione su interessi comuni e benefici reciproci. La struttura del patto è flessibile e aperta a nuovi settori. 

Al centro ci sono le persone di tutte le generazioni e la risorsa più grande sono i giovani, sia dell’UE che dei vicini Stati costieri nordafricani e del Medio Oriente, anche se troppo spesso le opportunità sono bloccate dai confini. 

La proposta rivoluzionaria è quella di un’Università Mediterranea che connetta il Mare Nostrum attraverso la condivisione di carriere e interscambi. La diversità culturale è la soft skill del Mediterraneo. Sempre in questa direzione, per incentivare lo spirito di comunità, si pianifica di organizzare iniziative sportive, come I Giochi Mediterranei. 

La seconda parte del Patto si concentra sulla costruzione di prosperità e di un’economia mediterranea sostenibile e integrata. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario eliminare le barriere e creare un ambiente di fiducia per gli investitori. Ci si concentrerà maggiormente sulle start-up, sulle piccole e medie imprese e sulla trasformazione digitale. Il 5G, ad esempio, sarà esteso utilizzando i collegamenti via cavo di MEDUSA e Blue-Raman. Dall’altro lato, l’Iniziativa per le Energie Rinnovabili e la Tecnologia Verde Trans-Mediterranea incrementerà gli investimenti. Un’ulteriore azione sarà quella di implementare i corridoi già esistenti, e di costruirne di nuovi, per facilitare il movimento di persone e beni. 

Il patto, inoltre, mantiene la gestione dei flussi migratori come una priorità. Attraverso un approccio che si focalizza sul cosiddetto “intero percorso” (ossia che interessa tutta la tratta migratoria e non solo il tratto in mare) si mira a implementare il controllo sui confini per contrastare la migrazione illegale e il traffico di esseri umani. Il commissario ribadisce l’impegno per il ritorno volontario e la reintegrazione nel Paese di origine. L’immigrazione viene promossa anche come opportunità, a condizione che vengano garantiti percorsi legali e sicuri. 

Il Patto per il Mediterraneo non è solo una dichiarazione politica, ma mira a ottenere risultati tangibili: opportunità per le persone, economie più forti e maggiore sicurezza. Tutte le iniziative sono aperte alla partecipazione degli Stati del Mediterraneo per creare un vero spazio comune nel Mediterraneo. 

Per maggiori informazioni: A Mediterranean that delivers for its people

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