Le indicazioni del Consiglio Occupazione e Affari sociali

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Adottando una serie di documenti e indicazioni per il Consiglio europeo di primavera, il Consiglio Occupazione e Affari sociali ha sottolineato la necessità   di contrastare la povertà   infantile nell’UE e di migliorare l’inclusione sociale delle persone con disabilità  .
Ricordando come nell’UE circa 19 milioni di minori vivano attualmente a rischio di povertà  , i ministri europei ritengono che le migliori prestazioni degli Stati membri a favore dei minori svantaggiati siano acquisite in un approccio comune e che in ogni Paese dell’UE gli interventi per contrastare la povertà   infantile siano basati su attente analisi delle principali cause di povertà   e di esclusione sociale. Devono essere fissati degli obiettivi nazionali di sradicamento della povertà  , rafforzata la capacità   statistica, deve essere svolto un costante monitoraggio dell’efficacia delle politiche adottate e, dove necessario, un loro adattamento nell’ambito del nuovo ciclo della Strategia di Lisbona.
Meccanismi di allerta sulla povertà   infantile, così come sul problema dei minori scomparsi, sono richiesti anche dal Forum europeo per i diritti dei bambini, che auspica un’attenzione speciale alla condizione dei piccoli rom. «Un bambino su cinque in Europa vive a rischio di povertà   e questa è una cosa assolutamente inaccettabile» ha dichiarato il commissario europeo per l’Occupazione e gli Affari sociali Vladimà ­r àƒâ€¦à‚ pidla, secondo il quale per contrastare la povertà   infantile «dobbiamo garantire l’accesso al lavoro dei genitori e ridurre la povertà   legata al lavoro utilizzando meglio i trasferimenti sociali», perchà© il successo nella riduzione della povertà   infantile «è una della grandi sfide per l’Europa nei prossimi anni».
Adottando poi il Piano d’azione europeo 2008-2009 per le persone con disabilità  , il Consiglio Occupazione e Affari sociali ha confermato l’importanza dell’accessibilità   per tutti i cittadini dell’UE, condizione necessaria affinchà© le persone diversamente abili acquisiscano una reale autonomia e possano essere indipendenti socialmente ed economicamente.

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