L’Argentina scommette tutto su Milei: un trionfo alle elezioni di medio termine che riscrive la mappa politica

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L’Argentina ha parlato, e lo ha fatto con una voce forte e chiara. Le elezioni legislative di medio termine di domenica 26 ottobre 2025 non sono state un voto qualunque, ma un vero e proprio plebiscito sulla “terapia d’urto” e sulla rivoluzione liberale promessa dal Presidente Javier Milei. E il risultato è stato inequivocabile: un’onda viola, il colore del partito La Libertad Avanza (LLA), ha travolto il Paese, consegnando al Presidente un mandato rinnovato e la forza politica che gli mancava per accelerare le sue riforme.

Milei non ha solo vinto: ha stravinto. Con risultati che superano ampiamente il 40% a livello nazionale, La Libertad Avanza si è affermata come la forza dominante, ma il dato che sta facendo tremare l’establishment politico tradizionale è un altro, ed è storico.

Il vero terremoto politico, la notizia che segna un prima e un dopo, è la sorprendente e schiacciante vittoria di LLA nell’inespugnabile Provincia di Buenos Aires. Per decenni, questa provincia è stata la roccaforte indiscussa del Peronismo (e della sua ala più a sinistra, il Kirchnerismo), il loro “serbatoio” di voti. Conquistarla significa aver scardinato il cuore del vecchio sistema.

Questo trionfo cambia radicalmente le regole del gioco. Fino a ieri, Milei governava con un Congresso ampiamente ostile, costretto a negoziare faticosamente ogni legge o a governare a colpi di decreto per portare avanti la sua agenda di “shock therapy”. La sua famosa “motosierra” (motosega), simbolo dei tagli drastici alla spesa pubblica, e i suoi piani ambiziosi come la dollarizzazione dell’economia, erano costantemente impantanati in Parlamento.

Queste elezioni gli consegnano un mandato fresco e, soprattutto, i numeri in Parlamento per smantellare quella che lui ha sempre definito “la casta”. È un chiaro via libera da parte di un elettorato che, pur affrontando sacrifici economici notevoli, sembra aver scelto di dare piena fiducia alla sua ricetta radicale per “rifare l’Argentina”.

Nel suo discorso di vittoria, davanti a una folla in delirio, Milei è stato chiaro: “Oggi non finisce nulla, oggi inizia tutto. Oggi inizia la costruzione di una nuova, grande Argentina”.

La portata di questa vittoria non è passata inosservata a livello internazionale. Tra i primi a congratularsi c’è stato il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha elogiato Milei per il suo “lavoro incredibile”, affermando che sta “rendendo di nuovo grande l’Argentina” (Make Argentina Great Again), sottolineando un parallelismo ideologico ormai evidente.

Mentre il Peronismo cura ferite profonde, ritrovandosi orfano della sua storica roccaforte, Javier Milei ha ora di fronte a sé la possibilità concreta di attuare il suo programma senza freni.

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