Il Ministro alle Finanze olandese Gerrit Zalm ha manifestato il pieno appoggio dei Paesi del Benelux alla revisione dell’accordo sul Patto di Stabilità , che trova il giusto equilibrio tra stabilità e crescita e differenzia opportunamente gli obiettivi a breve termine in funzione della specifica situazione di ogni Stato membro, confermando e rafforzando le responsabilità della Commissione Europea.
Soddisfatto dell’accordo anche il primo ministro danese Fogh Rasmussen, che lo giudica equilibrato.
Il Primo Ministro belga Guy Verhofstadt ha annunciato con soddisfazione che la modifica di alcune regole non cambierà la politica del suo Paese in materia di finanza pubblica; dai vertici tedeschi approvazione specialmente per la dimensione di crescita del Patto; Chirac ha apprezzato l’attenzione per la situazione economica generale, quella dei singoli Paesi e alla qualità delle spese; Zapatero ritiene il nuovo Patto più vicino alle congiunture economiche.
Una richiesta verbale di Berlusconi su miglioramenti per fare chiarezza sul Patto ha portato la Commissione europea ad interrogarsi sul modo di contabilizzazione degli investimenti per infrastrutture, ma Junker ha assicurato che il Patto così com’è risponde pienamente alla questione sollevata.
Il Primo Ministro polacco Belka ritiene che il Patto rafforzi le possibilità per il suo Paese di entrare in zona euro prima della fine del decennio.