La recensione di “Europa Anno Zero” su La Guida del 16 gennaio 2020

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“Europa Anno Zero” di Franco Chittolina: le sfide vinte e quelle che attendono l’Unione

Uno sguardo al passato

Per affrontare il presente

Parafrasando il titolo di un celebre film di Roberto Rossellini, il nuovo saggio di Franco Chittolina va a scovare l’Europa nel momento delicato che sta vivendo. Che il 2020 sia un anno cruciale per l’Unione è sottinteso al titolo del libro. Quale approccio debba essere messo in atto per affrontarlo è ugualmente suggerito dal sottotitolo. Quanto infatti lo “zero” dell’anno possa trasformarsi in punto di partenza dipende dalla disponibilità a “riscoprire” l’Europa, esattamente come le macerie che aprono l’opera di Rossellini.

Per dire tutto questo, che non nasconde difficoltà ma neppure si abbandona alla sfiducia, l’autore preferisce un approccio storico: comprendere le radici passate per ritrovare il senso di un’Unione Europea che fatica ad avere voce e comportamenti univoci.

E le macerie costituiscono la cifra sotto la quale l’Europa si è mossa un secolo fa. Macerie fisiche della Grande Guerra prima e del secondo conflitto mondiale poi. Macerie morali di nazionalismi e di tensioni economiche che hanno caratterizzato il primo cinquantennio del secolo scorso. La sintesi di questi decenni è delineata con efficacia in una manciata di pagine iniziali. 

Allora già si possono ravvisare sforzi e attriti che ripetutamente si proporranno. Una Conferenza che vorrebbe sancire la pace e invece mette le basi per un nuovo conflitto. Una crescita economica che presto deve fare i conti con la crisi del 1929. La tentazione sempre più forte del nazionalismo che da chiusura nei confini diventa aggressione e conquista.

Dal secondo conflitto, sottolinea l’autore, nascono germi nuovi, ma tutti da sostenere e far crescere. Il 1951 è “l’anno dell’invenzione dell’Europa”: nasce una prima Comunità, quella del carbone e dell’acciaio. Di lì in poi se si snocciolano solo le date sembra un cammino in piano. La lettura di Chittolina va a cercare invece le sfide che questi passi devono affrontare. La decolonizzazione, il progressivo allargamento della Comunità, i rivolgimenti politici che scuotono molti stati, il Muro di Berlino e la caduta del mondo comunista, l’irrompere del terrorismo, la nuova crisi economica del 2008, i flussi migratori: tanti passaggi che negli anni hanno messo alla prova questa Unione.

Può essere illuminante allora dare uno sguardo alla cronologia, curata da Adriana Longoni, degli avvenimenti cruciali di questi cento anni. Lo sguardo dall’Europa si allarga al mondo e altre volte si restringe all’Italia in un articolarsi di date e di dati che nel loro intrecciarsi sottolineano la complessità del quadro. 

E se questa cronologia si spinge fino al 2030, non appaia curioso. È piuttosto indice di quella scommessa che caratterizza il “riscoprire l’Europa”. Lo sguardo storico infatti è funzionale all’analisi del presente, delle scadenze che attendono l’Unione Europea. La Brexit, la sfida climatica, i nazionalismi incalzanti, le migrazioni mettono in gioco idee e valori fondanti rischiando di logorare i legami.

E non è un caso che in quarta di copertina siano riportate citazioni da quattro documenti di diversa origine, ma che esprimono comunque il senso di questo cammino decennale. Il libro sembra così aprirsi con l’immagine dell’angelo che dall’alto guarda le macerie di Dresda e chiudersi con parole di impegno su cui si impone una riflessione sempre nello spirito dell’altra immagine, quella di una giovane in attesa di un treno con una bandierina dell’UE appesa allo zaino.

Roberto Dutto

EUROPA. ANNO ZERO

Franco Chittolina

Primalpe

pp. 112 € 13

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