La nuova politica infrastrutturale dei trasporti dell’UE

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La nuova politica delle infrastrutture dell’UE triplica i finanziamenti concessi dall’Unione al settore dei trasporti portandoli a 26 miliardi di euro nel periodo 2014 – 2020 e li concentra su una nuova rete centrale. Questa nuova rete costituirà le principali arterie dei trasporti nel mercato unico europeo e permetterà di eliminare le strozzature, ammodernare l’infrastruttura e snellire le operazioni transfrontaliere di trasporto in tutta l’UE (si prevede che entro il 2050 il trasporto merci crescerà dell’80% e il trasporto passeggeri di oltre il 50%).

La nuova politica istituisce dunque una rete centrale di trasporti articolata intorno a 9 corridoi principali: 2 corridoi nord-sud, 3 corridoi est-ovest e 4 corridoi diagonali. La rete centrale, il cui completamento è previsto entro il 2030, trasformerà i collegamenti est-ovest a vantaggio sia dei passeggeri che delle imprese; miglioreranno le connessioni tra i diversi modi di trasporto, nel rispetto degli obiettivi dell’UE in tema di cambiamenti climatici.

La rete centrale di trasporto sarà completata da una vasta rete di linee che si collegano alla rete centrale a livello regionale e nazionale. Questa vasta rete coprirà l’intero territorio dell’UE e assicurerà l’accessibilità di tutte le sue regioni.

Complessivamente la nuova rete di trasporto garantirà:

  • spostamenti più sicuri e meno congestionati,
  • viaggi più rapidi e confortevoli.

I 26 miliardi di euro (a prezzi correnti) stanziati per i trasporti dal Meccanismo per collegare l’Europa nell’ambito del quadro finanziario pluriennale serviranno da capitale di “avviamento”, che stimolerà altri investimenti degli Stati membri destinati a completare collegamenti transfrontalieri difficili e linee che altrimenti non sarebbero costruite. Secondo le stime, il costo dell’attuazione della prima fase di finanziamento della rete centrale ammonterà a 250 miliardi nel periodo 2014-2020.  La disponibilità di finanziamenti dipenderà dal successo dei negoziati in corso sul quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020.

La nuova rete centrale collegherà:

  • 94 grandi porti europei con linee ferroviarie e stradali,
  • 38 grandi aeroporti con linee ferroviarie che portano alle città principali,
  • 15 000 km di linee ferroviarie convertite ad alta velocità,
  • 35 progetti transfrontalieri destinati a ridurre le strozzature.

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