Nel corso di una discussione su come approfondire la dimensione sociale nella governance dell’UE, il Consiglio dell’Unione Europea ha fatto emergere i punti nevralgici della relazione sulle riforme di politica sociale che affronta questioni di inclusione sociale, pensioni, salute e assistenza a lungo termine. Il lussemburghese Nicolas Schmit, presidente del Consiglio, ha affermato che «con l’uscita dalla crisi, le questioni sociali e l’occupazione devono essere al centro delle nostre politiche. Da ciò scaturisce l’esigenza di rafforzare la governance sociale. La relazione dei cinque presidenti delinea una serie di proposte da esaminare in sede di Consiglio».
Il ministro lussemburghese della sicurezza sociale, Roman Schneider, ha dichiarato che «la presidenza si baserà sulle discussioni delle configurazioni pertinenti del Consiglio e dei loro organi preparatori e riferirà per via scritta al presidente Tusk prima della riunione del Consiglio europeo di ottobre».
A partire dalle raccomandazioni fatte dalla Commissione europea sui metodi per integrare i disoccupati di lungo periodo all’interno del mercato del lavoro, i ministri hanno fatto riferimento alle principali sfide da affrontare e si sono scambiati esperienze a livello nazionale sulla lotta a questo tipo di disoccupazione.
Il Consiglio ha poi approvato i punti chiave della relazione Redditi da pensione adeguati nel contesto dell’invecchiamento della società, adottandone le relative conclusioni, e la nuova agenda per la sicurezza e la salute sul lavoro.
Infine, il Consiglio ha deliberato la sua posizione negoziale su due progetti di regolamento destinati a garantire che i dispositivi medici e medico-diagnostici in vitro siano sicuri e di qualità elevata. In tal modo, la presidenza lussemburghese può avviare i negoziati con il Parlamento europeo nella prospettiva di trovare quanto prima un accordo.