«Non è una questione di commercio, ma di salute. Se qualcuno in Cina vuole creare un pretesto per una misura di ritorsione, l’UE protesterà in modo energico». Così il commissario europeo al Commercio estero, Peter Mandelson, ha risposto alle accuse rivolte dalle autorità cinesi, secondo cui dietro alle misure prese da società europee verso prodotti tossici cinesi pericolosi per i consumatori si celerebbe «una nuova tendenza del protezionismo commerciale».
La settimana scorsa, la società Mattel aveva ritirato dai mercati mondiali 18,2 milioni di giocattoli prodotti in Cina perchà© contenevano delle piccole calamite che potevano staccarsi ed è stata costretta a ritirare anche 436.000 esemplari di una jeep giocattolo dipinta con pittura al piombo molto tossica.
Il direttore dell’amministrazione cinese incaricato di controllare la qualità dei prodotti destinati alle esportazioni, Li Chang Jiang, ha dichiarato che la tossicità di alcuni prodotti importati dalla Cina e ritirati dai mercati europei riguarda «un caso isolato» e che generalizzare è «un atto irresponsabile». Li Chang Jiang ha anche parlato di «retorica sulla minaccia dei prodotti cinesi» e ha denunciato «la demonizzazione» dei prodotti fatti in Cina. Accuse «totalmente false» secondo il commissario europeo il quale, esprimendo solidarietà alle imprese europee che si sono disfatte di prodotti cinesi tossici e pericolosi, ha aggiunto: «In quanto commissario al Commercio, non accetterಠdelle accuse secondo cui la tossicità viene utilizzata come un pretesto per fare del protezionismo».