Il 28 febbraio è la Giornata europea contro il sovraffollamento delle carceri, occasione in cui si svolgono manifestazioni a Bruxelles e in varie città europee di almeno 10 Paesi dell’UE con lo slogan «Un’Europa sociale, non l’Europa delle prigioni”.
Secondo dati forniti dal Consiglio d’Europa, nell’ultimo decennio la popolazione carceraria nell’UE è costantemente aumentata, fino a superare le attuali 600.000 persone detenute, mentre in media il numero dei detenuti supera il 125% della capienza massima regolamentare delle strutture.
àˆ dunque urgente «migliorare le condizioni di lavoro e di vita nelle prigioni e ridurre il numero dei detenuti migliorando e investendo nella prevenzione, in alternative al carcere e nella riabilitazione», sostiene la Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici (FSESP-EPSU) che ha promosso la mobilitazione a livello europeo per chiedere di inserire la questione del sovraffollamento delle carceri nell’ordine del giorno delle politiche dell’UE. Secondo la FSESP servono provvedimenti strutturali seri e non più rinviabili, che portino a una riforma dei vari sistemi giudiziari.
La manifestazione di Bruxelles si tiene in concomitanza con la riunione dei ministri europei della Giustizia e degli Affari Interni, mentre a livello italiano è prevista una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati sulla condizione carceraria italiana.
