Eurostat, l’ufficio dell’Unione europea per le ricerche statistiche, ha recentemente pubblicato un report riguardante i risultati raggiunti dall’Unione in merito agli obiettivi di sviluppo sostenibile concordati dall’ONU, degli indicatori raccolti nella cosiddetta Agenda 2030.
Il report nasce nel 2017 e giunto alla sua terza edizione, si basa proprio sugli indicatori, che sono 17, già citati, guardando all’Unione europea e al suo lavoro in tale direzione, facendo un’analisi per ogni obiettivo e facendo emergere quanto è stato fatto in merito ad esso.
Nello specifico lo studio e la valutazione degli indicatori sono fatti sulla base del progresso annuo medio degli ultimi cinque anni, rispetto all’obiettivo che è stato fissato.
Dal report emerge, in termini generali, che l’Unione europea ha fatto degli importanti progressi, in relazione a quasi ogni indicatore, migliorando, di conseguenza, la vita dei propri cittadini.
In particolare l’analisi dimostra come i maggiori miglioramenti si sono registrati in relazione agli indicatori sulla salute dei cittadini, sulla riduzione delle povertà e l’esclusione sociale, nonché sull’aspettativa di vita.
Tali indicatori vanno anche letti in relazione alla crescita economica la quale è costante ma non sempre accompagnata da una riduzione dell’impatto ambientale e, quindi, dall’uso di risorse sostenibili, fatti, questi, che hanno un impatto anche su altri obiettivi analizzati.
Altro indicatore da segnalare è quello relativo all’educazione, anch’esso con una crescita favorevole. Lo si può vedere dagli obiettivi raggiunti internamente all’Unione ma anche, ad esempio, in relazione al supporto dato ai paesi in via di sviluppo.
Si deve segnalare che soltanto in relazione all’indicatore relativo all’innovazione e alle performance dei trasporti i dati non sono stati soddisfacenti.
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