Diritti fondamentali nell’UE: quali progressi?

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Il 1° dicembre 2009, con l’entrata in vigore del trattato di Lisbona, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea è diventata giuridicamente vincolante, sia nel processo legislativo delle istituzioni dell’UE, sia nell’attuazione del diritto dell’Unione per le autorità nazionali.

La Commissione Europea, a due anni dal tratto di Lisbona, ha pubblicato una seconda relazione sull’applicazione dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta, sottolineando come il rispetto dei diritti fondamentali sia sempre più integrato nel processo di elaborazione delle politiche dell’UE. Anche la Corte di Giustizia dell’UE rinvia sempre più spesso alla Carta (così come è avvenuto nelle decisioni sulla discriminazione sessuale o sulla privacy sul web).

In un recente sondaggio Eurobarometro sulla Carta UE dei diritti fondamentali, emerge che il 64% dei cittadini europei è a conoscenza dell’esistenza della Carta (nel 2007 questa percentuale era del 48%); tuttavia una conoscenza approfondita dell’applicazione della Carta resta limitata. Il 65% degli europei vorrebbe saperne di più sugli organismi a cui rivolgersi in caso di violazione dei diritti e molti cittadini europei hanno spesso una convinzione erronea sulle finalità della Carta, sui casi in cui essa si applica e sul ruolo dell’UE. Il 55% delle lettere inviate alla Commissione nel 2011 esulavano dall’ambito d’applicazione della normativa europea. La Carta infatti, non conferisce alla Commissione un diritto generale di intervento quando si sospetti una violazione dei diritti fondamentali nell’UE: essa si applica agli Stati membri nell’attuazione del diritto dell’Unione. Spetta infatti ad ogni Stato dell’UE tutelare tali diritti attraverso la propria costituzione nazionale e l’autorità giudiziaria.

La relazione passa in rassegna i progressi attuati per garantire l’effettiva attuazione della Carta e mette in luce gli sviluppi del 2011. Il documento allegato I fornisce informazioni dettagliate sull’applicazione della Carta da parte delle istituzioni dell’UE e degli Stati membri ed illustra i problemi affrontati nel corso dell’anno. Inoltre, nell’apposito allegato II vengono riportati i progressi nell’attuazione della strategia per la parità di genere tra donne e uomini (2010-2015).

La Commissione si è impegnata a pubblicare una relazione annuale sull’applicazione della Carta al fine di monitorare i progressi e per far conoscere la Carta ai cittadini, chiarendo in quali circostanze si applica e a quali organismi cui rivolgersi in caso di necessità, a seguito dell’adozione, nell’ottobre 2010, della “Strategia per un’attuazione effettiva della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea“.

La Commissione sta inoltre lavorando con le autorità competenti a livello nazionale, regionale e locale, così come a livello UE, per fornire informazioni pratiche ai cittadini sull’esercizio dei propri diritti sul Portale europeo della giustizia elettronica, e ha avviato un dialogo sul trattamento delle denunce relative ai diritti fondamentali con i difensori civici, gli enti per le pari opportunità e gli organismi per i diritti dell’uomo.

Per saperne di più

Clicca qui per consultare la relazione annuale della Commissione sull’applicazione della Carta dei diritti fondamentali .

 

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