La Commissione Europea ha proposto un sistema europeo di classificazione e rendicontazione dei reclami, al fine di accelerare la risposta strategica in caso di mercati che deludono le aspettative dei consumatori.
Nell’UE si stima che circa 78 milioni di consumatori all’anno presentino un reclamo formale ad un commerciante perchà© non soddisfatti dell’acquisto effettuato, mentre circa 30 milioni di cittadini pur avendo un motivo per reclamare non lo fanno. Il numero di reclami dei consumatori è un indicatore chiave della salute del mercato, osserva la Commissione. Circa la metà dei consumatori europei che non sono soddisfatti del modo in cui il loro reclamo è stato trattato da un operatore commerciale si rivolge a terzi, come ad esempio un’organizzazione dei consumatori o un’autorità di regolazione per ottenere aiuto. In Europa esistono circa 700 organizzazioni che trattano i reclami e la maggior parte di esse usa una classificazione propria con il risultato di rendere estremamente difficile avere un quadro d’insieme, anche a livello nazionale.
La proposta della Commissione intende quindi assicurare che le organizzazioni che in tutta l’UE raccolgono i reclami dei consumatori possano usare un metodo di classificazione comparabile e in base ad esso trasmettere i loro dati all’esecutivo europeo. L’analisi dei dati su scala europea costituirà un importante strumento per contribuire a valutare come diversi settori e mercati nazionali agiscono nei confronti dei consumatori e consentire alle autorità nazionali ed europee di prendere provvedimenti veloci ed efficaci.
Con questa proposta la Commissione ha aperto una consultazione per raccogliere entro il prossimo 5 ottobre i pareri di tutti i soggetti interessati, dopodichè su queste basi stilerà la versione finale della metodologia di classificazione dei reclami, che sarà usata dalle organizzazioni su base volontaria.
