Ridurre gli ostacoli al commercio ed ai trasporti che ostacolano la conclusione di un patto commerciale mondiale e lotta contro il cambiamento climatico: queste i punti focali dell’annuale vertice tra Stati Uniti e Unione europea, svoltosi a Washington nei giorni scorsi. La firma di un accordo di partenariato economico transatlantico ha costituito una dei principali successi di questo vertice, che mira a ridurre le ultime barriere commerciali tra i due giganti economici armonizzando le norme nei settori automobilistico, farmaceutico e chimico. La conclusione dell’accordo, che rientrava fra gli obiettivi dell’attuale presidenza tedesca, dovrebbe portare ad un incremento del PIL di circa il 3,5% tra le due sponde dell’Atlantico. Unione europea e Stati Uniti hanno anche firmato l’accordo “cieli aperti”, che sostituisce gli attuali accordi bilaterali tra Stati Uniti e i 27 Paesi membri. L’accordo aumenterà le restrizioni su un certo numero di voli transatlantici, che autorizzano ormai le società aeree europee ed americane a servire ogni città dei 27 Stati membri dell’Ue e degli Stati Uniti, a partire dal 30 marzo 2008. Nessuna misura specifica è stata invece adottata in materia di riduzione dei gas a effetto serra: gli Stati Uniti rifiutano di impegnarsi a raggiungere l’obiettivo di una riduzione del 20% delle emissioni di tali gas entro il 2020.
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