Si pone in continuità con il discorso sullo stato dell’Unione pronunciato dal presidente Jean-Claude Junker e con le 10 priorità politiche individuate sin dal suo insediamento, il programma di lavoro 2018 della Commissione europea.
Sono ben 66 le proposte di atto normativo che attendono una rapida approvazione del Consiglio e del Parlamento.
La Commissione europea, si legge nei documenti di presentazione del Programma proseguirà il suo impegno in tema di semplificazione normativa (Piattaforma REFIT) e pieno recepimento della normativa Ue da parte degli Stati membri.
Per il rafforzamento della crescita e dell’occupazione il Programma di lavoro punta su economia circolare, mercato unico digitale, unione dell’energia, unione bancaria e monetaria.
Particolare attenzione meritano, poi, alcune iniziative finalizzate a migliorare la correttezza delle transazioni sul mercato globale (a cominciare dagli aspetti fiscali) non soltanto per quanto riguarda l’economia digitale, ma anche la catena alimentare e l’industria tradizionale. All’insegna del miglioramento della correttezza nelle transazioni anche gli accordi commerciali prossimi alla finalizzazione (Giappone, Singapore e Vietnam) e i negoziati in coro con il Mercosur.
Rafforzamento della democrazia, gestione delle migrazioni, competitività e tutela della salute e dell’ambiente sono gli altri grandi capitoli del Programma, tutti affrontati nella continuità con il lavoro svolto nella prima parte del mandato ma anche guardando al futuro.
Tra le iniziative annunciate per il rafforzamento della democrazia dell’Ue, sono stati annunciati: un documento di riflessione sul futuro sostenibile per l’Europa, una Comunicazione sul futuro della politica Ue per l’energia e il clima e altre misure per il rafforzamento della governance economica (tra cui la proposta del ministro Ue delle finanze), della sussidiarietà e dello Stato di diritto.
In tema di competitività, oltre alle già citate proposte di semplificazione e rafforzamento dell’efficacia normativa, verrà proseguito il lavoro sul pacchetto “Better Regulation” che ha dato buoni risultati ed è ispirato a principi di efficacia, efficienza e valore aggiunto europeo: condizioni essenziali per avviare il processo di elaborazione e adozione di una normativa.
Nel programma è infine annunciata una nuova strategia per i territori d’oltremare. Si tratta, per la prima volta, di un’assunzione di responsabilità condivisa tra Ue e Stati membri per il benessere di quei territori.
Previsti investimenti (grazie a Horizon 2020, piano investimenti Juncker e centro di consulenza Ue per gli investimenti), trasferimenti di competenze (attraverso Erasmus+ e il Corpo europeo della solidarietà) e studi specifici di fattibilità per il miglioramento dei collegamenti.