Il Parlamento europeo è eletto ogni cinque anni, il suo presidente resta in carica per due anni e mezzo, fino a metà legislatura. Ma qual è l’oggetto del contendere?
Fra i compiti del presidente vi sono quello di supervisionare il lavoro parlamentare, di rappresentare l’istituzione nelle relazioni esterne e di illustrare l’opinione dell’assemblea all’inizio di ogni Eurosummit in merito alle questioni in agenda. Le votazioni prevedono 3 scrutini nei quali viene eletto soltanto chi ottiene la maggioranza assoluta dei voti. Dopodiché, nel caso nessuno dei papabili sia riuscito a prevalere, i due candidati più votati si sfidano in un ballottaggio, in cui il vincitore è scelto dalla maggioranza semplice.
Ciascun parlamentare ha la facoltà di candidarsi, purché sia appoggiato da un gruppo politico che conti almeno il 5% dei deputati dell’assemblea (circa 38 deputati). Per queste elezioni oltre ai due italiani più accreditati alla carica (A. Tajani e G. Pittella), vi sono state altri cinque candidati ufficiali: Eleonora Forenza per il gruppo della sinistra unitaria europea, Jean Lambert per i verdi, Laurentiu Rebega per il gruppo di destra Europa delle nazioni e delle libertà, Helga Stevens del gruppo conservatore e riformista e Guy Verhfstadt per i liberali.
