Dal 1985 l’ Unione Europea designa alcune città come sue Capitali della Cultura, un’iniziativa a supporto dell’arte e del sapere che dura 365 giorni. Ad oggi questo titolo è stato assegnato a 60 città in tutta l’UE (e non solo) attraverso una selezione effettuata da un gruppo di esperti indipendenti. L’ultima città italiana ad ottenere il titolo è stata Matera, nel 2019.
L’identità dell’Europa si esprime nel suo ricco e diversificato patrimonio culturale, che emerge più che mai tra le numerose città sparse in tutto il continente.
Le città Capitali della cultura sono scelte sulla base di un programma culturale che deve avere una forte dimensione europea, coinvolgere tutte le fasce di età della popolazione locale e contribuire allo sviluppo a lungo termine della città. Le Capitali europee della cultura 2024 sono Bad Ischl in Austria, Bodø in Norvegia e Tartu in Estonia. Il prossimo anno le Capitali 2025 saranno Chemnitz in Germania e Nova Gorica in Slovenia.
La designazione delle Capitali europee della cultura inizia sei anni prima attraverso un invito a presentare candidature. Sono necessari due anni prima di proclamare ufficialmente le città vincitrici, periodo durante il quale le candidature vengono esaminate. Nei quattro anni rimanenti, con la consulenza e guida costante della Commissione europea, queste città hanno tempo per prepararsi all’evento. Attualmente sono in corso le procedure di selezione delle future Capitali della cultura per gli anni 2029 e 2030.
Questa è anche l’occasione per attuare la rigenerazione urbana e per dare un profilo internazionale alle città. La cultura, infatti, rappresenta un volano fondamentale per l’attrattività turistica ed economica delle città, oltreché un elemento centrale della loro identità.
La UE sostiene le Regioni e le città con numerosi programmi ad hoc e la Commissione collabora con i governi locali per dare loro il supporto finanziario-organizzativo.
Per approfondire: il comunicato della Commissione europea