Come anticipato nei giorni scorsi, il Parlamento europeo ha adottato a grande maggioranza un regolamento che istituisce Squadre di Intervento Rapido alle Frontiere, le cosiddette RABIT, e che permetterà ad uno Stato membro, a fronte di una situazione di emergenza causata dall’arrivo in massa di migranti irregolari, di richiedere ed ottenere da Frontex (l’Agenzia dell’UE per il controllo delle Frontiere esterne) assistenza operativa e tecnica tramite l’invio di mezzi e di esperti. L’Unione europea potrà inviare squadre di intervento rapido alle frontiere terrestri e marittime per sostenere gli Stati membri nella lotta all’immigrazione clandestina, in particolare nel controllo delle frontiere, incluso il salvataggio in mare.
Pur sostenendo con forza la creazione di squadre di intervento rapido, importanti per la lotta all’immigrazione clandestina, i deputati socialisti, liberali, comunisti e verdi sono riusciti a negoziare condizioni importanti per garantire il rispetto dei diritti fondamentali degli immigrati e, in particolare, del diritto a richiedere asilo.
Infatti, gli agenti nazionali distaccati da Frontex in un Paese membro dovranno rispettare, nello svolgimento della loro missione, il diritto internazionale del mare, in particolare riguardo al dovere di ricerca e salvataggio delle persone. Dovranno inoltre rispettare il Codice delle frontiere Schengen e, quindi, il diritto di asilo e il principio di non respingimento alle frontiere, oltre al divieto di ogni discriminazione in base al sesso, alla razza, all’origine etnica, alla religione, alle convinzioni, all’handicap, all’età e all’orientamento sessuale.
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