La nuova strategia commerciale della Commissione (vedi Approfondimento) ha suscitato reazioni immediate fra i partner sociali: mentre l’UNICE (Unione delle Confindustrie europee) approva la strategia più «aggressiva» a sostegno della concorrenza nei Paesi in via di sviluppo, forti critiche provengono dal mondo delle ONG. Oxfam (Oxford Committee for Famine Relief) denuncia la rinnovata attenzione dell’Ue per servizi, investimenti, mercati pubblici e regole di concorrenza come una «seria minaccia per lo sviluppo dei paesi poveri» e teme che la strategia degli accordi di libero scambio bilaterali (ALE) possa compromettere il multilateralismo delle negoziazioni sulla liberalizzazione
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