Giornata mondiale per il lavoro dignitoso

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Con varie azioni ed eventi organizzati in almeno 500 città   di 100 diversi Paesi del mondo si è celebrata il 7 ottobre la Giornata mondiale per il lavoro dignitoso, mobilitazione promossa dalla Confederazione Sindacale Internazionale (CSI-ITUC), dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL-ILO) e da varie organizzazioni sociali e sindacali.
Secondo i promotori della Giornata mondiale, porre al centro delle politiche sociali nazionali, europee e mondiali il decent work (lavoro dignitoso) è l’unico modo sostenibile per uscire dalla povertà  , per costruire la democrazia e la coesione sociale. Il lavoro dignitoso per tutti deve quindi diventare l’elemento centrale dello sviluppo economico, commerciale e finanziario.
Quattro sono le componenti principali su cui si basa il concetto di lavoro dignitoso: il rispetto delle Convenzioni internazionali; uguali opportunità   e diritti e una retribuzione adeguata; la salute e la sicurezza sul lavoro; la libertà   d’organizzazione e di contrattazione collettiva.
Secondo il direttore generale dell’ILO, Juan Somavia, «garantire i diritti sul lavoro deve essere il cuore delle sfide di questo secolo per la giustizia sociale e una giusta globalizzazione», mentre il segretario generale della CSI, Guy Ryder, ha osservato che per la prima volta i lavoratori di tutto il mondo hanno espresso «a una sola voce la loro protesta contro i risultati di due decenni di deregulation, che hanno causato crescente insicurezza e ineguaglianza nonchà© una spirale al ribasso della competizione globale che ha messo i profitti dinanzi ai diritti fondamentali delle persone». Per questo, ha aggiunto il segretario generale della Confederazione internazionale di cui fa parte la Confederazione Europea dei Sindacati (CES), «vogliamo fare di questa Giornata mondiale un catalizzatore per il reale cambiamento».

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