Lo scorso 30 gennaio l’Unione europea ha presentato nuove sovvenzioni che avranno il compito di ridurre il divario esistente tra i vari Stati membri in ambito di ricerca di eccellenza.
I nuovi strumenti di formazione delle squadre, denominati teaming sosterranno in particolare i Paesi più deboli in termini di eccellenza nel campo della ricerca.
Ad oggi sono stati finanziati 31 progetti di formazione per équipe di ricercatori, che saranno realizzati da organismi e agenzie di ricerca o da autorità nazionali e locali.
Durante la prima fase ogni progetto sarà finanziato per un massimo di 500.000 euro (quattordici milioni e mezzo lo stanziamento complessivo) e dovrà produrre un piano operativo per i miglioramento dei centri di ricerca esistenti o per la realizzazione di nuovi poli di eccellenza.
Per la fase successiva di teaming è previsto uno stanziamento complessivo di 87 milioni di euro.
Tra i progetti finanziati si segnalano una partnership tra due istituti di ricerca (uno sloveno e uno svedese) per la realizzazione di un centro di eccellenza nel settore dell’innovazione medica, un istituto bulgaro che sta lavorando a un centro di eccellenza sulle biotecnologie sostenibili, in partnership con il Max Planck Institute.
