QUO VADIS, EUROPA? La rassegna cinematografica di APICEUROPA che vi porta al cinema con l’Unione Europea

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Con lo schermo un’occasione per guardare nella società.

A pochi mesi dalle ultime elezioni del Parlamento europeo appare quanto mai importante fermarsi a riflettere sulla situazione che vive l’Unione Europea in questi anni. 

Sono moltissime le forme con cui la cultura, i valori e le priorità europee possono essere veicolati: il cinema è uno di questi. 

Con l’obiettivo di risvegliare la partecipazione attiva della cittadinanza e una profonda consapevolezza dei valori democratici, il linguaggio cinematografico permettere di avvicinare la tematica dell’Unione Europea al grande pubblico, cercando di risvegliare attraverso il linguaggio audiovisivo consapevolezza e coinvolgimento. 

Come ogni prodotto culturale, il film non si atteggia a stretta analisi politica o sociale, ma vuole piuttosto proporsi quale stimolo per un ulteriore approfondimento su alcune urgenze o quale strumento di consapevolezza circa l’importanza della partecipazione democratica. “Quo vadis Europa?” è così titolo significativo e provocatorio.

Il progetto si propone di dare vita ad una breve rassegna cinematografica presso il Cinema Lanteri. Le proiezioni, che si terranno il giovedì, alle ore 20.45, dal 13 al 27 febbraio, vedranno come protagonisti: 

  • 13 febbraio 2025: Ida, di Pawel Pawlikowski (vincitore del Premio LUX 2014): la storia di una ragazza polacca ambientata negli anni Sessanta, una commovente storia personale di ricerca della propria identità che si sovrappone al passato doloroso dell’Europa. 
  • 20 febbraio 2025: Gli indesiderabili (Bâtiment 5), di Ladj Ly: Haby vive nel Bâtiment 5, l’edificio 5, un enorme palazzo della periferia parigina, stipato di cose e persone di ogni età e provenienza, e lavora per un’associazione che cerca di aiutare le famiglie in difficoltà e i nuovi migranti facendo da ponte con le istituzioni. 
  • 27 febbraio 2025: Simone Veil. La donna del secolo, di Olivier Dahan: Simone Veil, ebrea francese, sopravvive alla prigionia nei campi di concentramento di Auschwitz e Bobrek e alla feroce e logorante “marcia della morte” imposta dalle SS nel gennaio del ’45, ma la perdita della sua famiglia, la violenza inaudita dell’esperienza e l’orrore per l’ingiustizia della discriminazione non l’abbandoneranno mai. Faranno di lei la prima Segretaria generale del consiglio superiore della magistratura, poi ministro della salute e Presidente del Parlamento Europeo.

Il progetto è realizzato con il sostegno della Fondazione CRC e il partenariato del Cinema Lanteri di Cuneo e di molti altri partner locali (La Guida, Associazione Culturale 1000MIGLIA, Spazio Mediazione e Intercultura ed LVIA).

Le proiezioni avranno un prezzo ridotto grazie al contributo della Fondazione CRC.

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