
Il 28 maggio l’Unione Europea ha ratificato lo storico trattato sull’Alto Mare per la protezione degli oceani, della loro biodiversità e dell’ecosistema in generale.
Questa ratifica ha preceduto la Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani, che si è tenuta dal 9 al 13 giugno a Nizza. Sono stati 6 i Paesi membri dell’Unione che hanno aderito a questa ratifica: Cipro, Finlandia, Ungheria, Lettonia, Portogallo e Slovenia. Francia e Spagna avevano già ratificato il Trattato all’inizio del 2025.
Sono ormai 28 le parti che hanno aderito alla ratifica del trattato ma per far sì che esso entri in vigore sono necessarie 60 adesioni. Per supportare i Paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico nella loro azione di ratifica e attuazione del trattato, l’UE ha promesso 40 milioni di euro, diventando così il principale donatore a livello mondiale di sostegno per la protezione delle acque d’alto mare.
Inoltre, il 2 giugno è stato annunciato che la Missione Oceano e Acque dell’UE (Mission Ocean Charter), lanciata nel 2022, ha raggiunto un numero impressionante di oltre 1000 azioni a favore degli oceani. In totale, questo ha permesso di mobilitare 8 miliardi di euro per la salvaguardia degli ecosistemi marini e di acqua dolce.
Ad oggi, solo lì 1% delle acque degli Oceani è protetta e salvaguardata. Il trattato sull’Alto Mare, invece, una volta ratificato, potrà estendere questa protezione fino a coprire il 30% degli oceani, il tutto entro il 2030. Si tratterebbe senza dubbio di un contributo significativo alla conservazione degli oceani.
Per approfondire: EU leads global efforts to protect high seas biodiversity with landmark Treaty ratification + Missione Oceano e Acque