Proseguire il dialogo con l’Iran

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Pur sollevando vari dubbi sulle reali intenzioni dell’Iran di utilizzare unicamente per scopi civili il suo programma nucleare e criticando le repressioni nel Paese, il Parlamento europeo è favorevole a proseguire il dialogo, escludendo qualsiasi azione militare.
Intervenendo in apertura del dibattito nell’Aula europarlamentare, l’Alto rappresentante per la politica estera Javier Solana ha confermato che, nonostante le difficoltà  , l’UE intende intrattenere «relazioni costruttive» con l’Iran, sottolineando come nel Paese vi siano «elementi di democrazia assenti in altri Paesi del Medio Oriente» pur a fronte di gravi problemi in materia di diritti umani e nelle relazioni internazionali.
Sulla questione nucleare, Solana ha specificato che l’obiettivo dell’UE è di «dirimere i sospetti», insistendo con le autorità   iraniane affinchà© collaborino pienamente con l’AIEA. Di fronte al rifiuto iraniano di considerare le decisioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU, Solana ha dichiarato che è allo studio una nuova risoluzione per convincere l’Iran al negoziato piuttosto che punirlo. Al fine di trovare un modo per garantire l’approvvigionamento di combustibile nucleare da parte dell’Iran senza che debba sviluppare proprie capacità   di arricchimento, Solana ha poi proposto l’istituzione di una «banca mondiale del combustibile nucleare».
Una proposta condivisa dall’Aula del Parlamento europeo che, attraverso gli interventi dei rappresentanti dei vari gruppi politici, ha sottolineato la necessità   di sviluppare il dialogo soprattutto con la società   civile ma anche con le autorità   politiche iraniane. Se permane un certa diffidenza, soprattutto dopo l’intervento del negoziatore iraniano Said Jalili che nei giorni scorsi non ha risposto con la necessaria chiarezza alle domande dei deputati europei, è ampiamente esclusa l’opzione militare e non condiviso l’atteggiamento dell’Amministrazione USA, morbido con la potenza nucleare pakistana ed estremamente duro con l’Iran che invece non è dotato di armi nucleari. Così come è stata criticata una certa ambiguità   internazionale in materia di diritti umani, grave problema in Iran ma anche in Paesi considerati partner importanti quali Cina e India e con i quali non si è egualmente esigenti. Dunque, secondo l’Europarlamento, per evitare la presenza di nuove armi nucleari nella regione e per migliorare la condizione della popolazione iraniana, devono essere attuati controlli rigorosi ma anche mantenuto un dialogo attivo con le varie parti sociali e politiche iraniane.

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