Si è svolta a Bruxelles la prima Conferenza ad alto livello tra i 27 Stati membri dell’UE e i 16 Paesi vicini interessati dalla cosiddetta Politica europea di vicinato (PEV). àˆ stato concordato di rafforzare le relazioni nei settori chiave dell’energia, del commercio estero e della sicurezza, pur con punti di vista diversi su come sviluppare tale politica a tre anni dal suo lancio.
Si registrano diverse posizioni tra gli Stati membri dell’UE, tra chi considera la PEV una sorta di anticamera all’allargamento dell’UE (Regno Unito), chi propone di privilegiare i Paesi della fascia orientale (Polonia) oppure quelli dell’area mediterranea (Francia), chi invece (come l’Italia) ritiene essere una scelta strategica la parità di trattamento per tutti i vicini dell’UE.
Il presidente della Commissione europea, Josà© Manuel Barroso, e il ministro degli Esteri portoghese attuale presidente di turno del Consiglio, Luis Amado, hanno suggerito di rafforzare la politica di vicinato seguendo il criterio della «differenziazione», che perಠ«non deve tradursi in una discriminazione» secondo il ministro degli Esteri spagnolo Miguel Angel Moratinos.
I rappresentanti dei Paesi vicini hanno accolto favorevolmente questo primo Forum, che dovrebbe avere cadenza semestrale, lanciando proposte e suggerimenti soprattutto per aumentare il libero scambio e rafforzare la cooperazione energetica.