àˆ quanto emerso dal dibattito sulla politica estera dell’UE svoltosi a Strasburgo alla presenza dell’Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune Catherine Ashton.
Gli eurodeputati liberlademocratici (ADLE), conservatori (ECR) e Verdi hanno auspicato sanzioni contro la Siria e il suo presidente Bachar el-Assad e hanno espresso soddisfazione a seguito dell’annuncio della prossima apertura di una rappresentanza UE in Libia a sostegno della popolazione e del Consiglio straordinario di transizione.
Il Parlamento ha inoltre sottolineato la necessità e l’urgenza di inchieste sulle esecuzioni dei dissidenti iraniani nel campo di Ashraf e di significativi progressi nella risoluzione del conflitto mediorientale.
I rappresentati del gruppo conservatore e di Libertà e Democrazia hanno, infine espresso parere contrario al mantenimento delle relazioni con Hamas incassando perಠuna risposta negativa di Ashton secondo la quale «la posizione dell’UE nei confronti di Hamas non è cambiata» ed è prioritario il fronteggia mento della situazione umanitaria di Gaza.
Sono inoltre state adottate tre risoluzioni legislative che delineano la tabella di marcia della PESC.
In questi documenti il Parlamento chiede agli Stati membri l’applicazione di un embargo sulla vendita di armi alla Siria, allo Yemen e al Bahreà ¯n e all’Unione Europea la sospensione dei negoziati per l’Accordo di Associazione UE-Siria.
Altre richieste contenute nelle Risoluzioni riguardano la Bielorussia (liberazione dei prigionieri politici) e il Kosovo (indagine su un presunto traffico di organi).
Più in generale il Parlamento chiede che si «traggano lezioni dal passato e che si pongano i diritti umani al primo posto nelle relazioni con i Paesi terzi e negli accordi internazionali»