Il Parlamento europeo ha presentato le sei candidature per il Premio Sakharov 2015 per i diritti umani: Edna Adan Ismail, Raif Badawi, l’opposizione democratica in Venezuela, Boris Nemtsov, Nadiya Savchenko e – insieme – Antoine Deltour, Stéphanie Gibaud e Edward Snowden.
Edna Adan Ismail è un’attivista somala che combatte per l’abolizione delle mutilazioni genitali femminili. La sua candidatura è stata avanzata dal gruppo parlamentare Europa della Libertà e della Democrazia.
I gruppi S&D, Verdi e Conservatori e Riformisti Europei propongono, invece, come chiaro segnale rivolto a tutti coloro i quali combattono per la libertà d’espressione in Arabia Saudita, Raif Badawi, un blogger condannato a dieci anni di prigione, mille frustate e una pesante multa per aver insultato i valori dell’Islam.
I Conservatori e Riformisti Europei hanno altresì candidato Nadiya Savchenko, una pilota militare ucraina detenuta in Russia, simbolo di tutti gli ucraini arrestati dopo l’annessione della Crimea. Il Gruppo ALDE ha, invece, proposto il conferimento postumo a Boris Nemtsov, l’oppositore politico russo assassinato in febbraio.
La Mesa de la Unidad Democratica è l’opposizione democratica venezuelana, la cui candidatura è stata avanzata dal Gruppo PPE e da alcuni Europarlamentari dell’ALDE.
La Sinistra Unitaria Europea vorrebbe conferire il premio ad Antoine Deltour, scopritore dello scandalo LuxLeaks, Stéphanie Gibaud, che ha rivelato pratiche di evasione fiscale e riciclaggio di denaro nella banca svizzera UBS, ed Edward Snowden, che ha messo in luce numerosi dettagli riguardanti i programmi di sorveglianza di massa.
Le commissioni Affari esteri e Sviluppo e la sottocommissione Diritti umani del Parlamento europeo decideranno i tre finalisti il 15 ottobre. Il 16 dicembre il Premio Sakharov 2015 verrà ufficialmente conferito nel corso di una cerimonia all’interno della sessione plenaria.
