Jan Fischer, 58 anni ed ex direttore dell’Ufficio statistico ceco, è stato nominato premier della Repubblica Ceca con il compito di traghettare il Paese fino alle elezioni anticipate di metà ottobre. Fino alla fine di giugno sarà dunque Fischer il presidente di turno dell’UE.
Il nuovo premier ceco sarà alla giuda di un governo tecnico di transizione, che ha preso il posto di quello presieduto da Mirek Topolanek sfiduciato dal Parlamento ceco il 24 marzo scorso. Il governo Fischer è formato da 16 ministri, frutto di un accordo tra i tre partiti dei Civici democratici (Ods), Socialdemocratici (Cssd) e Verdi. Alcuni commentatori cechi lo hanno accusato di essere una «soluzione di comodo» che si muoverà su gradimento dei principali partiti: Fisher ha tentato di apportare qualche modifica alla lista dei ministri, senza perಠspuntarla.
Nonostante cià², il neopremier del governo tecnico a termine ha dichiarato: «Non sarಠun premier fantoccio e il mio gabinetto non lavorerà agli ordini dei partiti politici». Fischer, che nel 2001 è stato membro della missione svolta dal Fondo Monetario Internazionale a Timor Est, a differenza del suo predecessore Topolanek gode delle simpatie del presidente Vaclav Klaus, che lo ha definito «un uomo prudente, senza orientamento politico radicale».
