La Commissione Europea ha lanciato il secondo bando riguardante progetti eco-innovativi, per un valore di circa 30 milioni di euro, rivolto prevalentemente alle piccole e medie imprese allo scopo di ridurre l’impronta ecologica dell’industria e ottimizzare l’uso delle risorse.
Nella selezione precedente avevano partecipato organizzazioni dei 27 Stati membri dell’UE nonchà© di Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Croazia, Macedonia, Montenegro, Israele, Turchia e Albania. Sulla base della selezione effettuata nell’ambito del programma competitività e innovazione dell’UE, circa 40 progetti europei «eco-innovativi» condivideranno un cofinanziamento di 28 milioni di euro fornito dall’UE, per progetti che riguardano beni, procedure e servizi eco-compatibili e innovativi.
Complessivamente, questi progetti conteranno un investimento totale di oltre 60 milioni di euro, in settori come quello del riciclo, ma anche per cibo e bevande, edilizia e business «verdi». Tra le azioni finanziate, ad esempio, il ridare vita a materiali di scarto delle concerie e delle industrie del cuoio facendone fertilizzante, oppure l’utilizzo di bambù per depurare acque reflue o ancora la produzione di materiali grazie alla raccolta differenziata dei rifiuti.
Le società e imprese che propongono e partecipano a questi progetti, i quali mirano a ridurre l’impatto ambientale delle attività umane (gas serra, rifiuti, inquinamento) ottimizzando le risorse naturali, sono industrie che producono beni di consumo, materiali da costruzione come legno, metallo e ceramiche, ma anche vini e servizi tecnologici.
