
In base alla cosiddetta “legge sul clima” del 2021 (il Regolamento 2021/1119), l’Unione Europea si impegna a raggiungere la neutralità climatica – vale a dire zero emissioni di gas climalteranti all’interno del suo territorio – entro il 2050, obiettivo che è condiviso dall’81 % degli europei secondo una recente rilevazione dell’Eurobarometro (giugno 2025). Attualmente, l’Unione è in corso di realizzare l’obiettivo intermedio di ridurre, entro il 2030, il 55 % delle emissioni rispetto ai livelli del 1990.
Affinché la politica ambientale venga monitorata e perseguita più efficacemente, la Commissione ha proposto un emendamento al regolamento sopracitato, che includa il target del 90 % di emissioni in meno (sempre in rapporto al 1990) entro il 2040. Aggiornamento che tiene conto del contesto odierno, caratterizzato da nuove sfide economiche e geopolitiche, e che mette in rilievo la necessità di accelerare e rafforzare il processo di riduzione delle emissioni da qui ai prossimi 15 anni, basandosi (1) su dati sempre aggiornati forniti dalle autorevoli fonti scientifiche dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) e dello European Scientific Advisory Board on Climate Change, e (2) sull’importanza di abbinare le politiche green a quelle industriali, al fine di accrescere l’innovazione e la competitività delle aziende europee nei nuovi mercati delle rinnovabili, diminuire la dipendenza energetica e mostrare pertanto solidità e credibilità agli investitori internazionali.
La proposta di modifica della Commissione affronterà ora il processo legislativo ordinario, che comporta la discussione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, i quali dovranno raggiungere un’intesa affinché il regolamento sia emendato con successo.
Per approfondire:
Legge UE sul clima: un nuovo modo per raggiungere i target del 2040
Rilevazione Eurobarometro (giugno 2025)
Aggiornamenti della Commissione sul Clean Industrial Deal (eng)