Ismu: in calo sbarchi e domande di asilo

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Secondo i dati resi noti il 2 maggio scorso da Fondazione ISMU – Iniziative e studi sulla multiculturalità -, frutto di elaborazioni su dati Eurostat, ministero dell’Interno, UNCHR e Commissione per il diritto d’asilo, in Italia tra il 2016 e il 2017 si è registrata una riduzione degli arrivi, passati rispettivamente da 181.000 a 119.00; nei primi mesi del 2018 (gennaio – aprile) sono sbarcati sulle nostre coste 9.467 migranti (-75% rispetto allo stesso periodo 2017).

Le domande di asilo sono state in aumento tra il 2016 (123.000) e il 2017 (130.000) ma dal luglio del 2017 gli accordi con la Libia e il rallentamento degli sbarchi avevano determinato un calo delle domande che prosegue ancora oggi, se si considera che nel primo trimestre 2018 si sono registrate 19.000 domande (la metà rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).

Nigeria, Bangladesh, Pakistan e Costa d’Avorio sono le quattro nazioni da cui proviene la maggioranza assoluta dei richiedenti asilo che presenta domanda in Italia; si tratta soprattutto di uomini (81% nel 2018) anche se le donne sono in lieve aumento, come pure lo sono i minori non accompagnati (2.500 nel 2014, 9.700 nel 2017 e 1.800 nel primo trimestre 2018).

La maggior parte delle domande ha esiti negativi. Nel corso dell’intero anno 2017 sono state esaminate 82.000 domande, il 52,4% di esse (42.700) sono state respinte senza il riconoscimento ai richiedenti di alcuna forma di protezione internazionale.

Nell 2017 in Italia sono state presentate 127.000 domande di asilo; questo dato colloca il nostro Paese al secondo posto nella graduatoria per numero di domande ricevute, preceduta solo dalla Germania con 198.000 domande

L’Italia è invece al primo posto in Europa per numero di minori stranieri non accompagnati che richiedono asilo con 9.900 domande pari a circa un terzo delle 31.800 complessive).

Nel 2017 la protezione internazionale nell’UE è stata concessa a 538.000 persone a cui vanno aggiunti i 24.000 rifugiati re insediati, in maggioranza siriani.

Per approfondire.

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