Dichiarazione EAPN su Grecia, migrazioni e crisi sociale in Europa

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In occasione dell’Assemblea generale di luglio e del Congresso strategico, la Rete europea delle associazioni di lotta alla povertà e l’esclusione sociale (EAPN – European Anti-Poverty Network) ha pubblicato una dichiarazione contro le politiche dell’Unione Europea in materia di crisi sociale, migrazioni e Grecia.

Oltre 150 delegati EAPN, che rappresentano 31 reti nazionali e 18 organizzazioni europee, hanno duramente criticato l’Unione Europea e il Fondo monetario internazionale per il loro fallimento nel creare condizioni di crescita e prosperità in Europa, dovuto principalmente al proseguimento dell’obsoleta e pericolosa austerity, che sottrae ai Paesi la loro migliore risorsa, il capitale umano. Così facendo, più di 120 milioni di persone vivono, o sono a rischio, in condizioni di povertà ed esclusione sociale, con una conseguente restrizione dei loro diritti.

Nella Dichiarazione, i delegati hanno altresì espresso piena solidarietà nei confronti del popolo greco e dei Paesi maggiormente colpiti dai programmi di austerity promossi dalla Troika e dagli “usurai” internazionali, che danno la precedenza agli interessi di pochi e tralasciano il benessere della collettività. Per promuovere i servizi essenziali e i redditi, e per rilanciare l’occupazione in Grecia, l’EAPN chiede di riconoscere la necessità di una riduzione sostanziale e immediata del debito greco.

Infine, uno sguardo alla crisi umanitaria affrontata dai migranti involontari e dai richiedenti asilo ai confini dell’UE, alla quale le Istituzioni dovrebbero dare una risposta adeguata e rapida, in linea con la Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo.

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