Diari d’Europa #62 – Frontiere e libera circolazione del Covid

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Frontiere e libera circolazione del Covid

Sembra che la grande emergenza sanitaria causata dalla pandemia di coronavirus stia gradualmente allentando la sua morsa.
Una decisione ancora molto attesa, non foss’altro che per il suo peso simbolico, è la riapertura delle frontiere all’interno dell’Unione Europea, il ripristino di quell’area Schengen che aveva permesso, fino a due mesi fa a tutti i cittadini europei di spostarsi da un Paese all’altro senza controlli, senza passaporti e, spesso, senza dover cambiare moneta.
Non sfugge a nessuno l’importanza di uno stretto coordinamento fra gli Stati membri e l’Unione Europea affinché quello spazio comune, costruito con difficoltà e con significativo trasferimento di sovranità nazionale, venga riaperto affinché non si metta in pericolo uno dei tasselli più importanti dell’integrazione europea.
E’ un richiamo lanciato la settimana scorsa anche dal Parlamento europeo, ricordando quanto pericoloso sia non fissare un giusto limite a misure straordinarie e di emergenza, con il rischio che queste ultime diventino permanenti.

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