Diari d’Europa #275 – E ultimi erano rimasti i pesci

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È durata quattro anni e mezzo, cinquantaquattro mesi, quasi milleseicento giorni la telenovela di Brexit, con puntate ad intensità decrescente e un finale non proprio esaltante. Alla fine ultimi protagonisti sono stati i pesci, quelli che nuotavano nei mari attorno al Regno Unito, prede ambite dei pescherecci europei, francesi in particolare. È finita con il duello sui mari tra due attori non protagonisti: Emmanuel Macron contro un redivivo ammiraglio Horatio Nelson, interpretato da uno scarmigliato Boris Johnson, giunto stremato alla fine della lunga battaglia di Brexit.

Chi ha vinto non si sa ancora bene, probabilmente ne escono ammaccati tutti gli europei, su entrambe le sponde della Manica, di sicuro hanno perso i pesci, vittime dell’ultima contesa, che finiranno nei mercati di mezzo mondo. Il 57% nell’Unione Europea, con Francia e Olanda in testa e l’Irlanda a pari merito con USA e Cina sommati insieme. Più indietro l’Italia, grazie anche al Mediterraneo “mare nostrum”, almeno per un pezzo, Turchia permettendo.

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