L’ultimo rapporto di OXFAM e dell’Istituto per l’Ambiente di Stoccolma, pubblicato l’8 dicembre scorso, riporta l’attenzione sulle disuguaglianze ecologiche e sulla giustizia climatica in Europa.
Le cifre del rapporto, intitolato “Combattere le diseguaglianze nelle emissioni di CO2 nell’Unione Europea” sono molto eloquenti: il 10% dei cittadini europei più ricchi è responsabile di più di un quarto (27%) delle emissioni di CO2 nell’Unione Europea, vale a dire la stessa quantità prodotta dalla metà più povera della popolazione europea.
La metà della popolazione più povera dell’Unione ha ridotto le sue emissioni di circa un quarto (24%) mentre il 10% delle persone più ricche ha aumentato tali emissioni del 3% e ha un’impronta-carbonio dieci volte superiore al livello richiesto per abitante per raggiungere l’obiettivo fissato per il 2030. La Commissione europea ha infatti proposto una riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030 rispetto al 1990.
Sono disuguaglianze che si inseriscono in un contesto più vasto di giustizia sociale e che rappresentano anch’esse una sfida per la democrazia, sfida alla quale l’Europa non puo’ sottrarsi per raggiungere l’ambizioso obiettivo di un equo “Green Deal”.