Da alcuni nuovi Stati preoccupanti segnali di fragilità  

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Dopo l’abbandono del Piano Euro da parte di Ungheria, Repubblica ceca, Slovacchia e Polonia, destano allarme le recenti vicende ungheresi (dichiarazioni del primo ministro Ferenc Gyurcsà ¡ny sulla campagna elettorale) che rivelano la debolezza dei sistemi politici ed economici dei nuovi Stati membri come Ungheria, Polonia e Slovacchia, dove i movimenti a stampo populista e di estrema destra hanno sempre più influenza.
Il Commissario agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, pur riconoscendo che l’adeguamento ai criteri di convergenza per adottare la moneta unica è un «processo doloroso», che comporta misure restrittive e impopolari per la riduzione del debito pubblico, ha ricordato che l’assestamento delle finanze è nell’interesse dei cittadini ungheresi
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