Contro la crisi servono riforme dei mercati del lavoro

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Le misure adottate dall’UE per affrontare la crisi hanno contribuito a limitare i danni della recessione sui mercati del lavoro nel 2009, ma tali misure «devono essere coerenti con una riforma a lungo termine dell’occupazione» sostiene la Commissione Europea.
Nel progetto di Relazione comune sull’occupazione, infatti, la Commissione osserva che, dato il grave deterioramento dei mercati del lavoro nel 2009, la disoccupazione continuerà   ad aumentare in tutti i Paesi UE nel corso del 2010, anche se a ritmo più lento. Pur nella previsione di un graduale miglioramento della situazione economica nei due prossimi anni, la risposta dei mercati del lavoro necessiterà   di tempi più lunghi e saranno necessari interventi soprattutto per i gruppi sociali maggiormente colpiti dalla crisi occupazionale, cioè i giovani, i migranti e i lavoratori poco qualificati.
Per fronteggiare la maggior disoccupazione, in vari Stati membri sono stati ampliati i servizi pubblici di collocamento al lavoro e il contributo finanziario dell’UE, attraverso il Fondo Sociale Europeo e il Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione, ha rappresentato un aiuto importante per i Paesi dell’UE esposti al finanziamento di azioni anticrisi. Così come hanno dimostrato la loro efficacia i sistemi di protezione sociale, anche se in misura diversa a seconda dei Paesi dell’UE: «La capacità   degli Stati membri di rispondere alla crescente domanda di sicurezza sociale varia notevolmente e ciಠsottolinea la necessità   di politiche energiche, capaci di restituire i disoccupati alla vita attiva» si legge nella Relazione, che costituirà   uno dei principali input per preparare la strategia EU 2020 discussa al Consiglio Europeo di primavera, nel marzo 2010.
Secondo la Commissione, il principale problema dell’UE e degli Stati membri è ora quello di «tracciare il quadro di un effettivo e sostenibile recupero del mercato del lavoro». Da un lato servono strategie che aiutino singoli e imprese ad affrontare le sfide strutturali, dall’altro sono necessarie efficaci politiche pubbliche di riforma dei mercati del lavoro: entrambe le azioni rappresentano infatti secondo la Relazione «stimoli essenziali per creare posti di lavoro nuovi e di miglior qualità  ».
«Oggi, cercare l’equilibrio tra misure a breve termine e riforme a lungo termine è la grande sfida delle politiche UE a favore dell’occupazione» ha dichiarato il commissario all’occupazione Vladimà ­r àƒâ€¦à‚ pidla, aggiungendo: «Dovremo potenziare, riorientare e infine mandare a termine le misure di risposta alla crisi escogitate per migliorare la flessibilità   e la sicurezza dei mercati del lavoro nell’UE e aumentare la capacità   dell’economia di resistere a future recessioni».

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