Pena di morte: prima vittoria diplomatica per UE e Italia

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La risoluzione sulla moratoria mondiale della pena di morte è stata depositata all’ONU, presso la terza commissione dell’Assemblea generale. Una vittoria diplomatica per l’UE e in particolare per l’Italia, in prima linea contro la pena capitale.
A nome di 72 Paesi sponsor, il testo della risoluzione è stato presentato da Brasile e Nuova Zelanda e chiede a tutti gli Stati mantenitori della pena capitale di «stabilire una moratoria sulle esecuzioni in vista dell’abolizione della pena capitale». La proposta di risoluzione chiede poi agli Stati abolitori di «non reintrodurla», affermando che l’Assemblea generale dell’ONU richiede al segretario generale Ban Ki-moon di far rapporto sulla sua attuazione nel corso dell’Assemblea generale che si aprirà   nel settembre 2008.
L’Italia, con il supporto della presidenza portoghese dell’UE, ha cercato in tutti i modi che si arrivasse alla presentazione della bozza da parte di un nutrito gruppo di Paesi co-sponsor. Ora sarà   possibile avviare il negoziato e fare in modo che la risoluzione sia votata nella seconda metà   di novembre in commissione dopodichè, in caso di approvazione, il testo dovrebbe essere ratificato dall’Assemblea generale a dicembre.
Il prossimo impegnativo lavoro diplomatico per l’UE e per l’Italia sarà   dunque quello di convincere almeno altri 25 Stati a votare a favore della moratoria, così da raggiungere il quorum necessario per l’adozione in Assemblea generale che prevede un numero complessivo di 97 Paesi favorevoli.

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