Dopo la lezione inglese del 23 giugno con la rovinosa vittoria di Brexit, questa sera alle 18.30, a LA GUIDA in via Bono 5, si torna alle urne ponendo lo stesso quesito ai partecipanti all’incontro-dibattito sul tema “Dopo il referendum inglese quale Unione Europea?”.
Tenuto conto delle fondate perplessità a proposito dello strumento referendario su materie complesse come i Trattati UE, la consultazione di questa sera si articolerà in due momenti: prima del dibattito i partecipanti si esprimeranno sulla permanenza o meno dell’Italia nell’UE e sulle prospettive aperte da Brexit; a conclusione del dibattito sarà chiesto di esprimere un orientamento sull’Unione Europea del futuro.
APICE (Associazione per l’incontro delle culture in Europa), che organizza l’evento, in collaborazione con LA GUIDA, non vuole riprodurre l’avventata iniziativa inglese con una forma discutibile di “rifarendum”, ma solo prendere spunto dalla vicenda inglese per riflettere sulla futura Unione Europea che vogliamo e sul ruolo che potrebbe svolgere l’Italia nella sua ri-costruzione.
Cominciando col rovesciare le interlocuzioni del passato: meno discorsi e chiacchere e più ascolto delle attese da parte dei cittadini europei.
E’ l’inizio di un nuovo ciclo di appuntamenti europei da sviluppare nei prossimi due anni, quando dovrebbe consumarsi il divorzio britannico e chiarirsi la posizione di importanti Paesi UE chiamati alle urne, in attesa del prossimo appuntamento elettorale italiano e di quello per il Parlamento europeo nel 2019, cominciando per tempo a farsi un’idea sul futuro dell’Europa, in particolare da parte dei giovani.
Perché non succeda come in Gran Bretagna, dove i nostri ex-concittadini si sono riversati in massa, dopo il voto, su Google per informarsi sull’Unione Europea, e dove i giovani hanno sì votato maggioritariamente per restare in Europa, però con una partecipazione al voto di solo un terzo di loro.
