L’EASO, l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo, ha pubblicato la Relazione annuale sulla situazione di asilo nell’Unione Europea 2014.
Secondo la Relazione, nel 2014 si è registrato un picco di richieste (più di 660 mila) con in testa paesi richiedenti quali la Siria, a causa della grave crisi, l’Afghanistan, il cui dato più preoccupante è il numero di minori richiedenti asilo (6.155), seguiti poi dai Balcani. Durante il primo semestre 2015, rispetto all’anno precedente si è già registrato un aumento del 68%, con il Kosovo in cima ai Paesi di provenienza. Per quanto riguarda i Paesi di accoglienza, nell’ultimo biennio Germania, Svezia, Italia, Francia, Austria e Ungheria sono stati quelli più vicini al problema.
Per rispondere alle molte domande di persone in attesa di decisioni, l’EASO ha contribuito a formare 2800 funzionari; inoltre, l’Ufficio sostiene dal 2014 progetti volti a fronteggiare l’immigrazione irregolare nei paesi del Mediterraneo, avvalendosi della collaborazione di Stati esterni quali Turchia, Serbia, Giordania, Marocco e Tunisia.
Nel reperimento dei dati, oltre a quelli raccolti dall’Eurostat, l’attività dell’EASO viene affiancata dall’EPS (Early Warning and Preparedness System), un sistema con cui gli Stati membri possono inviare dati statistici per un monitoraggio mensile della situazione.