Il bilancio a lungo termine dell’Unione europea, noto come QPF (Quadro Finanziario Pluriennale), è stato adottato per la prima volta nel 1988 per dare stabilità finanziaria a più lungo termine, per facilitare l’adozione del bilancio annuale, per fissare le spese delle priorità politiche dell’UE e infine assicurare la disciplina del bilancio.
La durata e le funzioni
Il QPF viene redatto ogni 7 anni e proposto dalla Commissione europea. All’interno del bilancio vengono fissati i limiti, noti come “massimali” delle spese annuali dell’UE per il totale di impegni e pagamenti in un determinato anno, oltre ai diversi impegni e pagamenti nei diversi settori dell’UE, noti come “rubriche”. L’obiettivo di tali limiti è però quello di gestire l’entità complessiva del bilancio dell’UE e proteggere gli importi per ciascun settore in linea con le priorità dell’UE. Il bilancio però è anche flessibile alle diverse emergenze, infatti al suo interno ci sono disposizioni e “strumenti speciali” per garantire l’affluenza di denaro dove più necessario.
Come viene finanziato?
Il Bilancio a lungo termine dell’UE viene finanziato attraverso tre diverse modalità: I contributi degli Stati membri basati sul reddito nazionale lordo (RNL) ; i contributi degli Stati membri sull’imposta sul valore aggiunto (IVA); i dazi di importazione su prodotti provenienti da paesi non appartenenti all’UE; le multe inflitte alle imprese che violano le regole di concorrenza dell’UE e infine dal 2021 è stato introdotto un nuovo contributo da parte dei paesi membri, calcolato sulla base della quantità di rifiuti di plastica non riciclati. Dal 2023 però il Parlamento europeo ha appoggiato una proposta da parte della Commissione europea per l’introduzione di tre nuove fonti per finanziare il QPF. Esse sono: le entrate derivanti dallo scambio di quote di emissioni; quelle derivanti da un’imposta sul carbonio sui beni importati.
Come viene approvato?
Il QPF per essere adottato viene sottoposto ad un lungo iter: La Commissione europea presenta tre proposte fondamentali: il regolamento sul quadro finanziario pluriennale (QFP), che indica quanto può spendere l’UE in 7 anni; decisione sulle risorse proprie, che stabilisce le fonti d’entrata dell’UE e infine una legislazione settoriale specifica, con norme sugli investimenti specifici dell’UE. Dopo la presentazione di tali proposte il Consiglio europeo discute per trovare un accordo approvato da tutti i paesi e prende dunque le sue posizioni. Al contempo anche il Parlamento europeo discute le proposte e definisce la sua posizione; infine il Consiglio e il Parlamento europeo negoziano per raggiungere un accordo. Le proposte vengono poi approvate in maniera differente: Il piano di spesa (QPF) viene approvato dopo l’accordo unanime nel Consiglio europeo e l’approvazione del Parlamento. La decisione sulle fonti proprie viene approvata a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio e Parlamento europeo, oltre che dai singoli stati membri tramite i parlamenti nazionali. Infine la legislazione settoriale viene adottata tramite la procedura legislativa ordinaria, tramite il lavoro congiunto di Parlamento e Consiglio europeo.
Il bilancio a lungo termine 2021-27
Il bilancio a lungo termine attuale possiede un valore complessivo di 1270 miliardi di euro, approvato nel dicembre 2020, è stato realizzato tenendo conto dei grandi cambiamenti intercorsi in questi anni come la guerra in Ucraina e il covid. Nell’attuale QPF dunque i principali capitoli di spesa sono:
• mercato unico, innovazione e agenda digitale: 149,2 miliardi di EUR
• coesione, resilienza e valori: 426,3 miliardi di EUR
• risorse naturali e ambiente: 401 miliardi di EUR
• migrazione e gestione delle frontiere: 28,2 miliardi di EUR
• sicurezza e difesa: 16,4 miliardi di EUR
• vicinato e resto del mondo: 113,7 miliardi di EUR
• pubblica amministrazione europea: 82,5 miliardi di EUR.
Per ulteriori informazioni: Consiglio europeo, Parlamento europeo, Commissione europea – informazioni sull’attuale QPF, Modalità di decisione del QPF










