Settore dell’istruzione in miglioramento all’interno dell’Unione

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Nell’ambito della costruzione di uno spazio europeo dell’istruzione entro il 2025, la Commissione europea ha recentemente pubblicato l’edizione 2018 della Relazione di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione,  che valuta i progressi compiuti dai singoli Stati in relazione agli obiettivi concordati per il 2020.

Tema principale dell’edizione di quest’anno è l’educazione alla cittadinanza, vale a dire il complesso di interventi educativi mirati a sviluppare le competenze in materia di funzionamento delle istituzioni, di diritti e doveri dei cittadini e dei valori alla base della convivenza nelle società democratiche.

Oltre ai progressi compiuti in tema di cittadinanza, il rapporto sottolinea anche sostanziali miglioramenti da parte dei sistemi scolastici europei, in rapporto agli obiettivi prefissati: la percentuale di abbandono scolastico pre-diploma è scesa al 10,6%, prossima al target del 10% fissato per il 2020; il tasso di completamento dell’istruzione terziaria (universitaria) ha pressoché raggiunto l’obiettivo del 40%, salendo al 39,9%; il tasso di educazione e cura della prima infanzia per i bambini di quattro anni ha addirittura superato la quota-obiettivo del 95%, raggiungendo il 95,5%.

Per quanto concerne i finanziamenti pubblici al settore dell’istruzione, sebbene sia possibile riscontrare, nel 2016, un aumento globale dello 0,5% in termini reali rispetto all’anno precedente, in tredici Stati dell’Unione il tasso di investimento è tuttora inferiore rispetto ai livelli pre-crisi.

Allo scopo di incrementare l’efficacia degli interventi dell’Unione nel settore, la Commissione ha proposto un aumento significativo dei fondi destinati al relativo capitolo all’interno del prossimo Quadro finanziario pluriennale.

 

Per approfondire: il comunicato della Commissione, la relazione di monitoraggio 2018

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