La percezione dei migranti in sette città   europee

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SPARDA: Shaping perceptions and attitudes to realise the diversity advantage è il titolo del progetto avviato da Consiglio d’Europa e Unione Europea per promuovere la convivenza tra le diversità   su tutto il continente.
Il progetto durerà   fino al giugno 2012 e coinvolge sette città   europee: Lione, Limasol (Cipro), Valencia, Reggio Emilia, Coimbra, Patrasso e Had-Dingli (Malta).
I primi dati forniti nell’ambito del progetto sono quelli riconducibili a un sondaggio realizzato da IPSOS a partire dall’assunto metodologico secondo il quale la positiva integrazione dei migranti nelle comunità   ospitanti dipende dalla percezione che queste ultime hanno dei migranti stessi e delle diversità   etno-culturali.
A loro volta queste percezioni sono determinate da un complesso insieme di fattori ma possono essere ampiamente influenzate dal modo in cui gli opinion leader e in particolar modo i politici e i media locali affrontano tali questioni.
I risultati del sondaggio, che rispetto all’impianto complessivo del progetto ha valore preliminare, rivelano che le comunità   più favorevoli e aperte al contatto con persone provenienti da altre culture sono quelle di Lione e Limasol, Reggio Emilia, Valencia e Patrasso si collocherebbero su livelli medi mentre Coimbra sarebbe la città   in cui i contatti tra i locali e la popolazione straniera residente sarebbero meno frequenti.
I risultati del sondaggio preliminare rappresenteranno la base per la realizzazione delle altre attività   previste dal progetto: formulazione di strategie comunicative e di dialogo da implementare a livello cittadino, formazione di operatori delle amministrazioni e dei media locali sui temi della diversità  , della comunicazione e del dialogo e realizzazione di prodotti crossmediali che promuovano un approccio di ampio respiro ai temi delle migrazioni, della diversità  , dell’integrazione e della coesione sociale.
Al termine del progetto i soggetti partecipanti presenteranno alcune linee guida per l’implementazione di strategie comunicative, piani d’azione efficaci a livello locale e una serie di raccomandazioni che verranno consegnate al Congresso delle autorità   regionali e locali del Consiglio d’Europa, e al Comitato delle Regioni.

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