Tempi difficili per il futuro “governo” UE
L’appuntamento in cima alla prima salita, per il futuro “governo” dell’Unione Europea, la Commissione UE guidata da Ursula von der Leyen, sarà il 27 novembre prossimo, nella seduta plenaria del Parlamento europeo. Fino a pochi giorni fa erano in molti a temere che in punta a quella salita ci fosse il rischio di non arrivarci, alla vigilia sembra consentita qualche speranza in più.
I muri che non crollano
Data importante questo ultimo 9 novembre in cui si sono celebrati i trent’anni dalla caduta del muro di Berlino. Un giorno segna una svolta importante per la nostra recente storia: si riuniscono la Germania e l’Europa, si mette fine alla Guerra fredda e il mondo occidentale, sicuro della sua vittoria ideologica fondata sulla democrazia liberale e l’economia di mercato, si avvia a scrivere una nuova pagina di storia. A trent’anni dalla caduta del muro, molti sono tuttavia gli interrogativi e le analisi che si possono fare sulle ricadute di un tale evento e su come il mondo abbia riposizionato e ricostruito le relazioni internazionali nella prospettiva della pace o del conflitto, sia in ambito politico, economico e militare.
Turchia e Unione Europea: il momento della verità
Non è solo di questi ultimi tempi la storia tormentata dei rapporti tra l’Europa e la Turchia. Senza andare troppo indietro negli anni, ai ripetuti tentativi turchi di conquistare Vienna (1529 e 1683), alle loro contrastate alleanze nel corso delle due guerre mondiali e alle tragiche repressioni del secolo scorso, dal genocidio degli Armeni (1915-1917) all’espulsione dei greci dopo il 1923 fino alla discriminazione dei curdi, succede oggi l’operazione militare chiamata, senza pudore, “Fonte di pace”, con tutto quello che ne segue.
Vittorio Emanuele di Savoia chi?
"Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia"
Come se non bastassero gli auguri di Grillo e Salvini a cercare inutilmente di...
Tempo di muri nel mondo e in Europa
Nel 1989 ci eravamo rallegrati (quasi) tutti per la caduta del Muro di Berlino: era stato costruito una trentina di anni prima, nel 1961, a segnare la divisione della Germania avvenuta nel 1949.
Nel mondo degli ultimi cinquant’anni quello di Berlino non era il solo muro. Per citare solo i principali, è di metà degli anni ’70 il muro che divide la Corea del Nord da quella del Sud, del 2002 quello tra Israele e Palestina e del 2006 quello tra Stati Uniti e Messico ed è in costruzione il muro di 4mila km destinato a sigillare i confini tra l’India e il Bangladesh.
Pronti i nuovi pass di DiscoverEU, il programma che permette ai diciottenni di viaggiare...
Sono state aperte le candidature per accedere ai pass di viaggio di #DiscoverEU, il programma proposto dal Parlamento europeo che da giugno 2018 ha permesso a 50.000 giovani provenienti da tutt’Europa di viaggiare e conoscere a fondo il nostro continente, il suo patrimonio culturale e la sua comunità. Tutti i diciottenni dell'Unione europea hanno tempo fino al 28 novembre 2019 per candidarsi e avere l'opportunità di scoprire l'Europa tra il 1° aprile e il 31 ottobre 2020.
Europa e innovazione: presentato il Quadro di valutazione 2019
La Commissione
europea ha recentemente pubblicato il Quadro europeo di valutazione
dell'innovazione e il quadro di valutazione dell'innovazione regionale 2019,
nel quale vengono analizzate le prestazioni dell’Unione...
“Non si tratta solo di migranti” – Rapporto Caritas e Migrantes 2019
«Non si può ridurre la vita di una persona soltanto a un aspetto della sua esistenza, il fatto di essere in viaggio», in queste...
Quote rosa nella politica
Il 18 ottobre scorso, l’Assemblea regionale e locale euromediterranea (ARLEM) si è riunita per discutere di alcuni temi dell’agenda dell’Unione Europea e di quella degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. La questione centrale verteva sull’incremento della presenza femminile nella politica e si è vista condotta da un gruppo di sole donne provenienti da Unione Europea e Nord Africa.
L’Europa e le sue faglie
Da sempre la carta d’Europa rivela una ragnatela di frontiere.
Nel corso del tempo molte di quelle linee di frattura si sono modificate, a tratti ridotte da imperi più o meno duraturi per poi moltiplicarsi alla loro dissoluzione. Oggi nell’Unione Europea le frontiere continuano a delimitare Stati più o meno sovrani, in pace tra di loro, godono di una tranquilla stabilità e sono diventate cerniere e ponti invece che muraglie difese dagli eserciti. Non va però dimenticato che accanto a queste frontiere, antiche cicatrici lasciate dalle guerre, altre linee di demarcazione percorrono l’UE, non più bellicose come un tempo ma nemmeno prive di tensioni, alcune già evidenti e altre che covano sotto la cenere.
Il piano d’azione sull’economia circolare – Che cosa è stato fatto?
Negli scorsi giorni la Commissione europea ha adottato un Report sul Piano d’Azione per l’economia circolare.
La consapevolezza è che il modello lineare di crescita economica, basato sul “take-make-dispose” non è più un modello adatto all’attuale società del mondo globalizzato, trattandosi di un modello molto dispendioso per una realtà fatta di risorse limitate.
Il Cese ospita la sua prima conferenza sui diritti fondamentali e lo stato di...
Il Cese ha recentemente ospitato una conferenza di alto-livello su “Diritti fondamentali e stato di diritto – Trend nell’UE da una prospettiva della società civile” per dimostrare l’urgente bisogno di coinvolgere la società civile nella promozione di una cultura dello stato di diritto.
“UE: un grande futuro alle spalle?”: Lunedì 19 ottobre 2020
Il 9 novembre 1989 veniva abbattuto il Muro di Berlino, aprendo la strada all’unificazione tedesca del 1990 e, sotto la spinta di altri precedenti movimenti democratici nell’Europa dell’est (come quello di Solidarnosc nel 1980), contribuendo alla dissoluzione dell’Unione sovietica nel 1991. Non fu la fine della storia, come scrisse precipitosamente il saggista americano Francis Fukuyama, in un libro dallo stesso titolo, ma l’inizio di una nuova storia per l’Europa e il resto del mondo.
Non si fermano le manifestazioni in Algeria e in Egitto
Sempre più tesa la situazione politica nei due grandi Paesi a sud del Mediterraneo, attraversati da manifestazioni di malcontento popolare sempre più crescente.
#editoriale #Algeria #Egitto
La prospettiva di una nuova corsa agli armamenti
La fine del Trattato sulle forze nucleari di medio raggio (INF – Intermediate-range nuclear forces treaty), siglato nel 1987 fra Russia e Stati Uniti durante la Guerra fredda, segna la fine di un’epoca e potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova stagione di corsa agli armamenti.
#editoriale
Lo sviluppo sostenibile come priorità dell’UE secondo il Comitato Economico e Sociale Europeo
In occasione della sessione plenaria di ottobre, il Comitato Economico e Sociale Europeo ha sottolineato come lo sviluppo sostenibile dovrebbe essere al centro dell’azione dell’Unione Europea, spronando la nascente Commissione a disegnare una strategia comune fino al 2050 per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dalle Nazioni Unite.
E l’Europa torna in copertina
Assomiglia a una metafora il ritorno dell’Europa in copertina di un importante settimanale italiano, domenica scorsa orfano, per uno sciopero, del quotidiano suo gemello, alle prese con nuove turbolenze editoriali.
Nuove raccomandazioni della Commissione e dell’OCSE per un’efficace transizione industriale
Al termine di tre anni di lavoro, la Commissione europea e l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico hanno presentato una relazione finale in materia di transizione industriale.
20 giugno 2019, giornata mondiale del rifugiato
Il 20 giugno ricorre la giornata internazionale del rifugiato, che è stata ufficialmente istituita dalle Nazioni Unite con la risoluzione 55/76 e approvata nel 2000, in occasione del cinquantesimo anniversario dalla firma della Convenzione del 1951 relativa allo status dei rifugiati.
Prospettive per l’Ue dopo il voto italiano
In questo panorama di un'Europa impaurita, l'Italia rischia di candidarsi a protagonista di una società chiusa, passando da Paese fondatore della Comunità europea, sessant'anni fa, a Paese suo “affondatore” domani.
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