Brexit senza la protezione dell’Unione Europea

Basta uno sguardo superficiale a quello che accade nel mondo per registrare un diffuso malessere, se non peggio. Come nel caso delle repressioni in...

Elezioni europee 2024, le manovre in corso

Mancano ancora sei mesi alle elezioni del Parlamento europeo, a inizio giugno 2024, ma le grandi manovre politiche sono già cominciate, tanto a livello...

Svolta europea nelle elezioni in Polonia

Dopo le elezioni spagnole del luglio, quelle polacche di domenica scorsa erano, tra le consultazioni elettorali dei Paesi UE, quelle che più preoccupavano gli...

Italia e Ue: infrangere o infrangersi?

La tensione tra il governo italiano e le Istituzioni europee non smette di salire, raggiungendo toni di un’asprezza inedita. Molte le voci europee che invitano il governo italiano al dialogo, poche ma determinate le voci che dal governo chiudono ad un negoziato sulla futura legge di #bilancio italiana. #deficit

La lezione di Brexit per l’Ue e per l’Italia

Al Regno Unito non sono bastati oltre mille giorni per uscire dalla trappola in cui si è liberamente cacciato con l'azzardato referendum del giugno 2016, aggravato dall'esito infelice delle elezioni anticipate del giugno del 2017 e andato a sbattere in una procedura di divorzio dall’Unione Europea che continua a tenere tutti sulla corda, britannici soprattutto, ma anche gli altri cittadini UE. #Brexit #editoriale

Un Consiglio Europeo di buone e ambigue parole

Bisognerà pure un giorno trovare il coraggio – e lo spazio – di pubblicare integralmente il testo delle conclusioni finali di un Consiglio europeo dei Capi di Stato e di governo, come quello della settimana scorsa a Bruxelles. Servirebbe meglio di tanti commenti – questo compreso – a raccontare ai cittadini europei, quelli che fra un anno saranno chiamati a votare il Parlamento europeo, nelle mani di quali governanti nazionali è finito il progetto europeo e il futuro dell’Unione. #editoriale

Unione Europea e crisi italiana

Ci sono molti protagonisti, o presunti tali, in questa infinita crisi politica italiana. Si potrebbero citare i nomi di leader in provvisoria ascesa e...

Libia ancora in guerra

Sono più di otto anni che la #Libia, dopo lo sciagurato intervento militare guidato, in particolare, da Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, vive in uno stato di profonda instabilità politica e in un mosaico di conflitti tribali. E’ divisa fra due Governi, quello di Tobruk ad est del Paese, sostenuto dal Generale Haftar e quello di Unità nazionale, basato a Tripoli e riconosciuto dalla comunità internazionale. #editoriale

Addio, Signor Gorbaciov

A poco più di trent’anni dalla fine della guerra fredda, e, purtroppo, nel pieno di una vera e propria guerra che oppone con violenza...

La pace, tra commemorazioni e nuove divisioni

E’ stato, a Parigi, un 11 novembre di grandi commemorazioni per il centenario della fine della prima guerra europea e mondiale, conclusasi con la firma di un armistizio  che lasciava dietro di sé quattro anni di massacri e conteneva già il presagio di una guerra futura. #editoriale

Passione e ragione per l’Europa

Forse un alito nuovo spira in Europa: cominciamo di qui. Qualcosa di nuovo che si manifesta molto di più nei movimenti sociali che non ancora nei Palazzi della politica. Come la sorprendente mobilitazione avviata da una ragazzina svedese di sedici anni, Greta Thunberg, che in poco tempo ha visto scendere in strada centinaia di milioni di persone, giovani soprattutto, in lotta contro i cambiamenti climatici. E in tanti torneranno in strada il 15 marzo. #editoriale

Siria: è una guerra senza fine

Dura da circa otto anni, ha messo in scena tutti gli orrori possibili, continua a mietere vittime civili e a provocare l'esodo di migliaia di persone: è la guerra ormai dimenticata della Siria, una delle tante guerre che bruciano a sud del Mediterraneo, in un contesto di forti turbolenze politiche regionali e di coinvolgimenti internazionali. Le ultime cifre ci dicono che dal 2011, questa guerra ha provocato più di 370.000 morti e milioni di rifugiati. #editoriale

Una fredda primavera per l’Italia nell’UE

Non c’è solo il meteo a raffreddare la primavera in Italia. Aria fredda, se non gelida, soffia anche sull’economia italiana: proviene da turbolenze internazionali e dalla crescente incertezza della politica italiana, il tutto segnalato dalle “Previsioni di primavera” appena rese note dalla Commissione europea. #editoriale

La Russia e il difficile rapporto con l’Europa

Sono trascorsi quasi trent’anni dalla caduta dell’Impero sovietico e i rapporti della Federazione russa con l’Europa rimangono difficili, sospesi in un problematico dialogo che...

Elezioni nell’UE in vista del 26 maggio

Non c’è bisogno di aspettare la notte del 26 maggio per cominciare a capire qualcosa dell’esito delle imminenti elezioni per il Parlamento europeo. Non solo perché da tempo circolano i risultati di sondaggi europei – relativamente convergenti anche se da prendere con cautela – ma soprattutto perché tre elezioni nazionali in questi ultimi due mesi hanno già mandato segnali interessanti.

Dalla Svezia e da Orban messaggi all’Ue

Mancano solo otto mesi alle elezioni del Parlamento europeo a fine maggio 2019. Uno in meno di un normale periodo di gravidanza, in questo caso politica, che si annuncia movimentata. #editoriale

MES, messaggio dalla Germania per l’Italia

Forse non è stata una coincidenza, prima la decisione della Corte costituzionale tedesca da Karlsruhe, favorevole all’adozione del “Meccanismo europeo di stabilità” (MES) e,...

La pace fra timori e speranze ai confini dell’Europa: dalla Libia allo Yemen

Il 12 e 13 novembre scorso si è tenuta a Palermo una Conferenza sulla #Libia, con l’obiettivo di tracciare prudenti percorsi di dialogo e di pace fra i vari attori che da anni si affrontano in intensi conflitti, precipitando il Paese in profonde divisioni e turbolenze politiche. L’annuncio di un’altra Conferenza per la pace è giunto proprio in questi giorni per quanto riguarda lo #Yemen, un altro Paese sotto i riflettori per la violenta guerra in corso che sta causando migliaia di vittime e una situazione umanitaria catastrofica nell’intero Paese. #editoriale

Giovani e lavoro nell’“Italiaeuropa” di oggi e di domani

Marco Bentivogli, segretario generale dei metalmeccanici Fim-Cisl, interverrà a Cuneo lunedì 17 dicembre (alle 18, nella sala Falco - in Provincia) in un incontro-dibattito aperto a tutti. Sul tema di grande attualità “#Italiaeuropa, per i giovani e per il lavoro” introdurrà il dibattito Franco Chittolina (Apice) e lo intervisteranno i giovani di “Monviso in movimento” che organizza l’incontro. Riportiamo l'intervista apparsa ieri su La Guida, nella quale risponde ad alcune domande sulla realtà di oggi e del prossimo futuro del mondo del lavoro, del sindacato, dello stato sociale, dell’Europa.

“UE: un grande futuro alle spalle?”: Lunedì 19 ottobre 2020

Il 9 novembre 1989 veniva abbattuto il Muro di Berlino, aprendo la strada all’unificazione tedesca del 1990 e, sotto la spinta di altri precedenti movimenti democratici nell’Europa dell’est (come quello di Solidarnosc nel 1980), contribuendo alla dissoluzione dell’Unione sovietica nel 1991. Non fu la fine della storia, come scrisse precipitosamente il saggista americano Francis Fukuyama, in un libro dallo stesso titolo, ma l’inizio di una nuova storia per l’Europa e il resto del mondo.

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