Europa e rom, tolleranze zero intollerabili

Che il clima tra Italia e Unione europea non fosse, in questi ultimi mesi, dei migliori è cosa nota. Ma visti i toni dei...

In Grecia l’euro al capolinea

«Tanto tuonಠche piovve», dice il proverbio. In Grecia sta andando peggio, perchà© dopo il tanto tuonare non di pioggia si tratta per la...

Non si fermano le proteste nel mondo arabo

Dopo la «rivoluzione» in Tunisia, si intensificano le proteste e le manifestazioni in Egitto. Iniziate il 25 gennaio scorso, anche gli egiziani sono scesi...

Un’Europa per giovani

Va lenta l’Europa-tartaruga, ma alla fine arriva o, almeno, riprende la direzione giusta e si spera che prima o poi giunga a destinazione. Potrebbe essere questo un primo commento al Consiglio europeo del 30 gennaio a Bruxelles, non ancora una svolta decisa verso il futuro, ma il segnale che il futuro sta tornando all’ordine del giorno sui tavoli delle Istituzioni comunitarie.

Ucraina: sarà possibile evitare la guerra?

La tensione sale sempre più in Ucraina e alle sue frontiere orientali. Le speranze riposte nella Conferenza di Ginevra tenutasi il 17 aprile scorso, tra USA, Russia, Unione Europea e Ucraina e il relativo accordo raggiunto, sembrano, giorno dopo giorno, svanire in un crescendo di mutue accuse, di ragioni e responsabilità attribuite a torto o a ragione e che hanno solo come effetto di ridurre gli spazi della diplomazia e del dialogo e di aprire la strada alla possibilità dell’uso delle armi.

Il postino suona due volte

La prima lettera - e che lettera! - era arrivata il 5 agosto scorso. L’aveva inviata al governo italiano la Banca Centrale Europea (BCE),...

Come rovinarsi le vacanze…in Europa

C’era una volta l’estate, fabbriche ed uffici chiudevano ed era vacanza. Chi poteva andava a cercare il sole al mare o il fresco in...

Lettera alla Cancelliera tedesca

CARA ANGELA, scrivo a te perché da tempo non credo più a Babbo Natale e, mai e poi mai, mi sognerei adesso che tu possa prenderne il posto per regalare qualcosa all’Europa e all’Italia. E non solo perché proprio non mi sembri una che regala alcunché, ma anche perché non di regali abbiamo bisogno ma soltanto che vengano rispettati i patti contratti dal tuo grande Paese con gli altri Stati dell’Unione Europea. E’ una storia vecchia. Senza voler andare più in là  nel tempo, il primo patto il tuo Paese l’ha firmato poco dopo la tragedia della seconda guerra mondiale aderendo, sessant’anni fa, alla Comunità  europea del carbone e dell’acciaio per consolidare una pace da sempre minacciata sulla frontiera del Reno. Quel patto è stato rafforzato prima col Trattato di Roma nel 1957 e poi a Maastricht appena vent’anni fa quando, all’indomani della riunificazione della Germania, il tuo Paese ha fatto la scelta per te dolorosa della rinuncia al «re marco» per un più «democratico euro», intrecciando i nostri rispettivi interessi per rassicurare l’Europa che mai più ci saremo massacrati l’un l’altro e insieme avremo costruito un’Unione più grande. Insieme lo abbiamo fatto, ampliando il tuo e nostro mercato a est e anche un po’ dimenticando di rafforzare la coesione nell’area mediterranea.

Le contraddizioni dell’UE nei confronti di Israele e del Medio Oriente

I nuovi accordi di cooperazione siglati tra UE ed Israele evidenziano le contraddizioni della politica dell'Unione, sollevando interrogativi su come questi nuovi accordi vadano ad inserirsi nel rapporto che escludeva il rafforzamento delle relazioni dopo l'intervento armato israeliano nella Striscia di Gaza del 2009/2010.

Obama e le linee rosse che attraversano il Medio Oriente

Si è conclusa la visita di Barack Obama in Israele e Palestina, lasciando dietro di sé una certezza e molti interrogativi.

I referendum nell’Unione Europea

Il ricorso all’istituto democratico del referendum non è una novità nella storia dell’integrazione europea, così come appare chiaro la sua diversa valenza rispetto ai referendum circoscritti a tematiche esclusivamente di interesse nazionale.

L’impatto della crisi sulle istituzioni comunitarie

Negli ultimi due anni di crisi, un susseguirsi d’incontri, vertici e summit hanno marcato il calendario dell'Europa, ma questi non sembrano aver portato a delle conseguenze a lungo termine. Malgrado ciò, il dialogo inter-istituzionale ha introdotto delle novità nella dinamica istituzionale a livello europeo, evidenziando sia i limiti della cooperazione politica inter-governativa che la solidità del sistema comunitario.

G8: i sorrisi dei grandi non bastano a salvare il pianeta

Circola negli ambienti della politica internazionale (ma con i tempi che corrono varrebbe anche per la politica interna) una vecchia battuta secondo la quale...

Migration compact

Ci sono voluti migliaia di morti e lo spettacolo orribile delle vittime, in particolare di bambini, mostrate dai mass media per costringere le Istituzioni italiane ed europee a tentare di uscire dai soli, pur generosi, interventi di emergenza e a provare ad avviare politiche di più lungo periodo per rispondere all’ondata di migranti e profughi verso l’Europa.

Il mondo dieci anni dopo

Era finito bene il «secolo breve», quello che ci aveva inflitto due guerre mondiali ma si era riscattato in extremis con i «venti di...

Stati Uniti e Europa in un mondo che cambia

Il calendario politico ha concentrato in tre giorni due eventi di portata mondiale: il 6 novembre le elezioni presidenziali americane e l’8 novembre il cambio della guardia in Cina. Due esiti che condizioneranno in misura rilevante la nostra vita quotidiana: nel primo caso per i prossimi quattro anni, nel secondo addirittura per dieci, salvo naturalmente sorprese in una Cina piena di contraddizioni e forse non così stabile come si tende a credere.

Un augurio di primavera per l’Unione Europea

Ancora non accenna a finire l’inverno che sta attraversando l’Unione Europea, anche se un po’ ovunque cominciano a fiorire parole di speranza e voglia di rilanciare lo straordinario progetto di unificazione continentale avviato all’inizio degli anni ’50 e oggi messo a dura prova da movimenti populisti ed euroscettici all’interno dei 28 Paesi UE e minacciato dall’esterno dall’irruzione sulla scena mondiale del nuovo Presidente USA.

Europa tra ieri e domani: Cinquantasei anni fa la dichiarazione di Schuman

Sono passati 56 anni da quel 9 maggio 1950, giorno nel quale si fa risalire la nascita dell’Europa e che oggi ne è diventato...

Qualche stella dietro le nuvole

Sarà   perchà© s’avvicina il Natale, sarà   perchà© di brutte notizie non se ne puಠpiù, oppure sarà   perchà© uno scrittore ci invita a...

Verso la Politica Energetica Comune

Il 9 marzo scorso il Presidente della Commissione europea Manuel Barroso ha presentato il Libro Verde sull’Energia nel quale, partendo dai dati di realtà  ...

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