Alla sessione plenaria del CESE un dibattito sulle priorità della presidenza romena

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Il primo gennaio la Romania ha assunto per la prima volta la Presidenza del Consiglio dell’Unione per i primi sei mesi del 2019. La prima ministra romena Vasilica Viorica Dancila ha presentato il programma della sua Presidenza in occasione della sessione plenaria del CESE, che si è tenuta il 23 e il 24 gennaio scorsi

Dopo essersi congratulato con la Romania per l’attitudine mostrata in questa prima fase di presidenza, Luca Jahier, Presidente del CESE, ha ribadito l’importanza di “ricongiungere i cittadini dell’UE al progetto europeo”, tenendo conto dell’opinione di tutti e contrastando i movimenti populisti.  La Romania, dopo aver organizzato un’ampia consultazione pubblica per stabilire le priorità, ha deciso di focalizzarsi sui giovani. La prima ministra romena ha confermato la sua volontà di avviare e proseguire politiche europee di lungo periodo sulla strada della coesione e del rafforzamento dei valori fondamentali.

Saranno quattro le principali linee di azione sulle quali la Romania intende focalizzarsi:

-Un’Europa convergente, per promuovere la crescita, la coesione e la connettività

-Un’Europa più sicura, rafforzando la sicurezza interna attraverso, in particolare, la gestione delle frontiere e lo spazio Schengen in particolare, la politica di sicurezza e di difesa comune e l’efficienza dell’azione esterna dell’UE, la politica di vicinato e il rispetto degli impegni internazionali;

-Un’Europa con un ruolo più forte sulla scena mondiale, attraverso la politica di sicurezza e di difesa comune, la politica di vicinato e l’efficienza dell’azione esterna dell’UE e il rispetto dei trattati internazionali.

-Un’Europa dei valori comuni, attraverso un impegno per la solidarietà e la coesione, le pari opportunità e la giustizia sociale, la lotta al razzismo, all’ intolleranza e al populismo.

La sessione ha anche ospitato l’incontro con Micheal Barnier, Commissario incaricato dei negoziati Brexit.  Luca Jahier si è congratulato con Il Commissario per il lavoro svolto, sottolineando che, anche dopo l’uscita della Gran Bretagna, questa non sarà mai al pari degli altri paesi extraeuropei dopo aver trascorso più di quarant’anni all’interno dell’Unione. Infine, il CESE ha anche espresso la sua opinione in merito al World Trade Organization, (Organizzazione Mondiale per il Commercio) sottolineando quanto sia necessaria una sua riforma per far fronte alle crisi commerciali in atto e gestire le poltiche protezionistiche.

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